13 Mar Venezia 2014: una Biennale a tre vie. Rem Koolhaas e Paolo Baratta: architettura è rivoluzione
(dalla nostra redazione)
L’olandese Rem Koolhaas in felice sintonia con il Presidente Paolo Baratta, decide per un salto definitivo e senza ritorno: architettura è rivoluzione e perciò si viaggia su tre vie dimenticando la vecchia storica, e comunque gloriosa, Biennale di Architettura. Questi i percorsi: “Fundamentals” ovvero identità nazionali del 900, uniformità progettuale e globalizzazione.
Dal 7 giugno e fino al 23 novembre (ai Giardini e all’Arsenale), spazio alla ricerca, alla sperimentazione a ciò che avverrà e non a quello che, seppure nuovo, è già in essere. Un’ ennesima sfida quella di una presidenza coraggiosa e forte. Soprannominato malamente l’ olandese volante, Koolhaas è l’uomo del decostruttivismo, veloce nello smontare e quasi nel demolire ogni certezza, non solo in senso metaforico. Notissimi e discussi i suoi progetti; tra i più amati e criticati, il negozio Prada a Manhattan, Villa dell’Ava (Ile-de-France), e la sede della TV cinese.
Dice Baratta “Sarà una Biennale globale, che coinvolgerà non solo l’architettura, ma tutti i settori che affiancano l’arte e l’architettura: il cinema, la danza, il teatro, la musica. Mai come questa volta tutta la Biennale è nella Biennale”. Sono 65 le partecipazioni nazionali con più di 10 nuovi paesi tra i quali Turchia, Mozambico Indonesia, Costa Rica.
Tutto il mondo è a Venezia non per ripensare, ma per reinventare!
(Philippe Parisot)
Info: Repubblica
Info: Il Sole 24 Ore