27 Ott Van Gogh. L’uomo e la terra
Palazzo Reale, Milano
Fino all’08 marzo 2015
“Continua sempre a camminare e ad amare la natura, perché è questo il vero modo per imparare ad amare l’arte sempre meglio. I pittori comprendono la natura e la amano e ci insegnano a vedere”.
Queste le parole scritte da Vincent Van Gogh al fratello Theo nel 1874, questa la lettura inedita dell’opera dell’artista olandese proposta dalla mostra che indaga il suo amore per la natura, per la campagna, per la terra, mai selvatica ma sempre trasformata dalla fatica dell’uomo.
Più di 50 capolavori che vedono protagonisti zappatori, seminatori, aratori, uomini e donne, la terra e i suoi frutti, la vita rurale e agreste strettamente legata al ciclo delle stagioni: una mostra quindi che si focalizza anche sulle tematiche legate a Expo 2015.
Van Gogh sposta la sua attenzione dal paesaggio urbano e dall’urbanizzazione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino. La vita e le mansioni della tradizione agreste diventano per lui materia di studio, considerando questa come soggetto dalla nobile e sacra accezione e i lavoratori della terra figure eroiche e gloriose: dai primi disegni realizzati in Olanda fino agli ultimi capolavori dipinti nei pressi di Arles, Van Gogh esprime la propria affinità verso gli umili, immedesimandosi con loro e rappresentando il loro dignitoso contegno. Un percorso per comprendere il complesso rapporto tra uomo e natura, tra fatica e bellezza e per entrare nella filosofia esistenziale del grande artista, che cerca nel mondo contadino, nelle creature semplici e pure, il senso della vita e delle cose. Lo trova nella fatica, nel duro lavoro della vita agreste.
Info: Van Gogh. L’uomo e la terra
Immagine in alto: Autoritratto con cappello di paglia
Paesaggio con covoni di grano e luna
Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mer
La vigna verde