10 Apr Un anno di teatro per Ancona 2018/2019. Prosa e Danza
ANCONA, TEATRO DELLE MUSE – TEATRO SPERIMENTALE
Il Teatro delle Muse, (più di 1.000 posti , il più grande delle Marche), ma anche altri luoghi della città per una stagione volutamente ambiziosa che non tralascia il genere tradizionale, ma si spinge nella sperimentazione, nella ricerca: testi, autori, attori, compagnie. Il meglio e soprattutto il nuovo di quanto si affaccia sui palcoscenici italiani ed europei si ferma ad Ancona. Una direzione artistica, quella di Velia Papa, che ha dato connotazione e carattere a questo bel Teatro che, in controtendenza, continua ad aumentare il numero di spettatori, di fedelissimi abbonati e di spettacoli in scena. Mentre riportiamo l’intero programma 2018/2019 di prosa e di danza, invitiamo tutti a non perdere “Night Writer scrittore notturno”, dal 27 al 31 marzo 2019, per conoscere, amare, incantarsi, lasciarsi trasportare dal fascino e dalla raffinata intellettualità di Jean Fabre. Un’autobiografia dell’artista, scrittore, coreografo, regista e scenografo belga che ha oltrepassato le barriere espressive per raggiungere una ineguagliabile unicità. E’ Nino Musella a dare voce al flusso di riflessioni, pensieri, famiglia, amore e sesso, senso della vita di Fabre dalla sua giovinezza all’oggi. Ma anche pagine dei suoi diari personali. Un pubblico, quello anconitano, non generalista, ma curioso e a volte criticamente raffinato. Che regge bene anche i cartelloni più impegnativi. Vedremo poi, a marzo 2019, se il successo è stato pieno e condiviso, oppure se si è trattato solo di una escursione culturalmente corretta e alla moda. Il che, comunque, è già positivo.
Info: Marche Teatro
LA PARANZA DEI BAMBINI di Roberto Saviano
JAN FABRE
ROBERTO SAVIANO
LA STAGIONE TEATRALE E IL CARTELLONE DI DANZA 2018 2019
Per la Stagione Teatrale la scelta degli spettacoli propone un’ampia panoramica di attori e registi di diverse generazioni, e testi che vanno dal classico al contemporaneo strizzando l’occhio ai grandi autori, ai best seller, spaziando dal musical alla commedia fino ai grandi artisti/autori internazionali.
Tra gli attori vedremo: Gabriele Lavia, Anna Foglietta, Arturo Cirillo, Simona Marchini, Eros Pagni, Salvo Ficarra e Valentino Picone, Anna Ferzetti, Paolo Calabresi, Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia, Lino Musella, Paolo Mazzarelli, Lello Arena, Gaia Aprea, la Compagnia del Nuovo Teatro Sanità e i più di trenta interpreti del musical Priscilla.
In questa Stagionesul palcoscenico del Massimo cittadino arriveranno testi classici per titoli importanti come Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, John Gabriel Borkman di Henrik Ibsen, Le Rane di Aristofane, La scuola delle mogli di Molière, poi ancora best sellercome La paranza dei Bambini di Roberto Saviano e nuovi romanzi come Bella Figura di Yasmina Reza, o testi che sono stati anche amati film come Parenti Serpenti di Carmine Amoroso, il musical australiano di maggior successo di tutti i tempi, visto da più di tre milioni di spettatori Priscilla La regina del deserto, fino ad autori/registi come Lino Musella, Andrea Baracco, Paolo Mazzarelli che portano in scena Who is the King i primi due episodi di un progetto di teatro seriale tratto da otto opere di William Shakespeare o l’artista internazionale Jan Fabre che cura la regia di una biografia del pensiero tratta dai suoi diari, Night Writer-Scrittore Notturno.
Quattro degli spettacoli in cartellone sono co-produzioni tra Marche Teatro e altre formazioni o Teatri italiani e stranieri: Arturo Cirillo con La scuola delle mogli di Molière, Who is the King di MusellaBaraccoMazzarelli, il testo di Jan Fabre Night writer-Scrittore notturno e La paranza dei bambini di Roberto Saviano.
Per la Stagione di Danza gli appuntamenti sono imperdibili con allestimenti spettacolari e danzatori e performer di altissimo livello. Quattro grandi creazioni tutte in scena alle Muse tra coreografi internazionali e le migliori formazioni italiane.
Dalla Giselle nera di Dada Masilo alla Tempesta di Aterballetto con le musiche di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro passando per il teatro fisico e splatter di Horrordella compagnia olandese di Jakop Ahlbom fino all’ultimo successo mondiale del coreografo israeliano Hofesh Shechter, Show.
La Stagione Teatrale si apre dal 25 al 28 ottobre al Teatro delle Muse con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, la straordinaria coppia di Grease, che torna dopo vent’anni a lavorare insieme per la prima volta in una commedia inedita Non ti ho mai detto ti amo, scritta e diretta da Gabriele Pignotta. Uno spettacolo ironico, intelligente, appassionante, cucito addosso a due protagonisti perfetti: istrionici e straordinariamente affiatati. La produzione è Milleluci Entertainment.
Dal 15 al 18 novembre quattro attori molto amati:Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Simona Marchini e Anna Ferzetti portano in scena alle Muse, diretti da Roberto Andò, il nuovo testo di Yasmina Reza, Bella Figura. La poliedrica scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga ci regala un’opera piena di dialoghi ben costruiti e pieni di umore. Una scrittura come una materia musicale che tratta del tempo presente. La produzione dello spettacolo è de Gli Ipocriti.
Dal 29 novembre al 2 dicembre al Teatro delle Muse, in esclusiva regionale, va in scena un capolavoro assoluto di Henrik Ibsen, John Gabriel Borkman, con protagonista Gabriele Lavia diretto da Marco Sciaccaluga, produzione Teatro Stabile di Genova. La trama, come nella migliore tradizione del drammaturgo norvegese, è un congegno perfetto dove ogni personaggio ha un ruolo esattamente confacente al proprio carattere e ogni situazione riesce a metterne a nudo le debolezze, i sogni, le aspettative, toccando al contempo temi forti e spesso scabrosi.
Dal 13 al 16 dicembre alle Muse va in scena il testo di Roberto Saviano, rielaborato per il teatro con Mario Gelardi che ne cura anche la regia, La paranza dei bambini con gli attori della Compagnia del Nuovo Teatro Sanità di Napoli. Lo spettacolo è una co-produzione Teatro Carcano / MARCHE TEATRO in collaborazione con MismaOnda. Dopo la felice esperienza dello spettacolo ‘Gomorra’, Roberto Saviano e Mario Gelardi si uniscono di nuovo in questo progetto teatrale per raccontare la controversa ascesa di una tribù adolescente verso il potere, pronta a piombare nel buio della tragedia scespiriana e nel nero infinito dei fumetti di Frank Miller.
Dal 20 al 23 dicembre al Teatro delle Muse, in esclusiva regionale, Salvo Ficarra e Valentino Picone sono i protagonisti de Le rane di Aristofane regia di Giorgio Barberio Corsetti. Riuscire a far ridere con un testo di 2500 anni fa, il senso della scommessa è tutto qui. Prendere il testo di Aristofane, un vecchio pezzo d’argenteria teatrale, e lucidarlo fino a farlo splendere
nuovamente, come se fosse appena forgiato. Per ottenere questo risultato, la prima condizione è disporre di una coppia di comici di assoluta eccellenza. Ficarra e Picone. L’autorevole regia di Giorgio Barberio Corsetti abbatte definitivamente il discutibile confine che separa lo spettacolo “alto” dallo spettacolo “basso”, un po’ come aveva fatto Pasolini con Totò per Uccellacci e uccellini. Lo spettacolo è una produzione Teatro Biondo Palermo / Teatro Stabile di Napoli / Fattore K.
Dal 3 al 6 gennaio 2019 al Teatro delle Muse arriva, in esclusiva regionale, PRISCILLA la regina del deserto il musical di Stephan Elliot e Allan Scott per la regia italiana di Matteo Gastaldo; la produzione è di All Entertainment. Tratto dall’omonimo film di culto “Le Avventure di Priscilla La Regina del Deserto” – vincitore di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes. Priscilla è una travolgente avventura “on the road”, un musical sfavillante con oltre 500 magnifici costumi, una sceneggiatura esilarante ed una intramontabile colonna sonora che include 25 strepitosi successi internazionali, tra cui “I Will Survive”; “Finally”; “It’s Raining Men” e “Go West”.
Dall’8 al 13 gennaio al Teatro Sperimentale arrivano i primi due episodi della saga dal titolo, WHO IS THE KING da William Shakespeare di Lino Musella, Andrea Baracco, Paolo Mazzarelli. La co-produzione è di Teatro Franco Parenti / La Pirandelliana /
MARCHE TEATRO. La serialità, in narrativa come in teatro, non è una novità del nostro tempo: le opere dei tragici greci ed i grandi romanzi russi dell’ottocento erano costruite su meccanismi seriali con pubblicazione a puntate. William Shakespeare ha saputo fare di più, dando vita nei primi anni del 1600 a qualcosa di impressionante, ha infatti messo insieme una sequenza di otto opere (Riccardo II, Enrico IV parte I e II, Enrico V, Enrico VI parte I, II, III, Riccardo III) che, messe in quest’ordine, raccontano poco più di un secolo della storia d’Inghilterra.
Dal 31 gennaio al 3 febbraio al Teatro delle Muse in esclusiva regionale vedremo in scena Eros Pagni e Gaia Aprea nel capolavoro di Luigi Pirandello Sei personaggi in cerca d’autore per la regia di Luca De Fusco, coproduzione del Teatro Stabile di Napoli e Teatro Stabile di Genova. Sei personaggi in cerca di autore è la massima riflessione sulla natura stessa del teatro nella drammaturgia del Novecento e questi sei personaggi che si offrono alla rappresentazione sembrano provenire dal mondo del cinema e chiedere di far sfociare il cinema nel teatro. La scenografia dello spettacolo è basata su un grande muro sistemato sul fondo della scena. Questo muro è in realtà anche un grande schermo cinematografico.
Dal 7 al 10 marzo al Teatro delle Muse Lello Arena è il protagonista di Parenti Serpenti di Carmine Amoroso per la regia di Luciano Melchionna. Lo spettacolo è prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro. In quest’epoca in cui tutto e il contrario di
tutto sono la stessa cosa, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a volte surreale dei personaggi, al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti. In scena un’eccellente Compagnia tra cui svetta un magistrale Lello Arena.
Dal 27 al 31 marzo al Teatro Sperimentale va in scena Night Writer-scrittore notturno testo, scene e regia di Jan Fabre. Lo spettacolo è un’autobiografia del pensiero dell’artista Jan Fabre, cui l’attore Lino Musella darà corpo e voce. Un flusso di riflessioni, pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita, sulla famiglia, sull’amore e sul sesso, dai vent’anni del giovane ambizioso, autoironico, Jan Fabre, sino alla maturità dell’artista noto oggi in tutto il mondo. Il testo comprende diverse pagine dei diari personali di Fabre, raccolti nei due volumi del ‘Giornale Notturno’, pubblicati in Italia da Cronopio. Lo spettacolo è una co-produzione tra Troubleyn / Jan Fabre e Aldo Grompone con Triennale di Milano, Lac Lugano, Teatro Metastasio di Prato, Teatro Piemonte Europa, MARCHE TEATRO, Teatro Stabile del Veneto.
Dal 4 al 7 aprile al Teatro delle Muse Arturo Cirillo è protagonista e dirige La scuola delle mogli di Molière con la traduzione di Cesare Garboli. Una commedia alla Plauto che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore. È una commedia sapiente e di sorprendente maturità, vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. La produzione è di MARCHE TEATRO – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli.
La Stagione di Danza 18 19 propone da novembre a marzo 4 serate imperdibili tra compagnie internazionali e formazioni italiane.
Si parte sabato 3 novembre in esclusiva regionale con The Dance Factory che porta in scena alle Muse Giselle con coreografia della sudafricana Dada Masilo. Suoni occidentali e ritmi africani preparano la vendetta di una coraggiosissima Masilo contro tutte le violenze sulle donne.Undici i danzatori in scena, insieme alla stessa coreografa e danzatrice di Johannesburg, pronti a dar vita a una nuova energica pièce in cui il tema del perdono che anima la storia di Giselle viene traslato in una storia d’inganno e tradimenti. A far danzare il focoso animo di un gruppo di spiriti femminili sono le musiche appositamente composte dal conterraneo Philip Miller; l’artista William Kentridge firma i ‘drawings’ che accompagnano visivamente lo spettacolo.
Martedì 4 dicembre l’appuntamento è con Hofesh Shechter Company in Show con coreografia e musica di Hofesh Shechter. Show definito dalla stampa “come un cuore selvaggio pieno di furia omicida e ipnotico desiderio”, “un pugno, messo bene a segno, dritto in faccia”, è uno spettacolo di danza in tre atti, firmato da Hofesh Shechter che ne ha curato anche la musica. Shechter è uno dei più dirompenti coreografi della nuova scena internazionale, una figura potente, combinazione tra un danzatore e una rockstar con la sensibilità del regista cinematografico. Il gruppo impegnato nello spettacolo Show è formato da giovani danzatori selezionati in tutto il mondo tra i più ispirati e con maggior talento. Marche Teatro ha già collaborato con il coreografo nella co-produzione internazionale Gran Final nel 2017.
Direttamente dall’Olanda al Teatro delle Muse, in esclusiva regionale, venerdì 11 gennaio Jakop Ahlbom e la sua Compagnia presentano Horror,una meravigliosa performance di teatro fisico. Come suggerisce il titolo, lo spettacolo è un omaggio alle molteplici categorie di film horror e ai singoli capolavori del genere. Ahlbom che cura concept e direzione di questo spettacolo ha sviluppato una propria cifra stilista che unisce teatro, mimo, danza, musica ed effetti speciali. Ha un talento unico nel combinare un potente linguaggio visivo con contenuti altrettanto potenti. Lo spettacolo dopo aver girato tutto il mondo arriva quest’estate alla Biennale e poi in gennaio ad Ancona.
Il cartellone di danzasi chiude giovedì 21 marzo con Aterballetto che presenta Tempesta con la coreografia di Giuseppe Spota e le musiche originali Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Tempesta mette in danza l’opera di Shakespeare. Con Tempesta Aterballetto affronta una sfida: mettere alla prova la danza e la sua capacità di raccontare storie e personaggi di una narrazione teatrale, illuminandoli in modo originale e osservandoli da nuovi punti di vista. Garantendo una chiara leggibilità della storia di Shakespeare, senza rinunciare ad aprire dimensioni visionarie.