03 Ott SOLO. ARTURO MARTINI E FIRENZE. Museo Novecento, Firenze
Fino al 14 novembre 2021
FIRENZE ANNI 30: ARTISTI, INTELLETTUALI, COLLEZIONISTI SULLE RIVE DELL’ARNO
All’interno del ciclo “Solo”, dedicato ai maggiori artisti del Novecento, ecco una mostra dedicata ad Arturo Martini allestita al secondo piano del Museo Novecento, visitabile fino al 14 novembre. Donne scolpite in terracotta, bronzo e marmo: sguardi come perduti e sognanti, volti enigmatici e un diffuso senso dell’attesa. L’esposizione comprende importanti opere dell’artista: sculture di grandi dimensioni tra cui la “Pisana” (1933 ca), “L’attesa” (1935), il “Leone di Monterosso” ed alcune piccole opere in terracotta che indagano la figura femminile, quali “Le collegiali” (1927-1931 ca.), “La cinese” (1931-1933 ca.), “il Nudino sdraiato” (1932 ca.). Tutti questi pezzi costituiscono parte dell’intera collezione del museo. A queste se ne aggiungono però altre che ricostruiscono i legami di Martini con la città toscana dove egli giunge nel 1922, quando partecipa all’esposizione “Fiorentina Primaverile”. Vi sono inoltre alcuni inediti, tra cui “L’Aratura” (1906) da una raccolta privata e non mancano alcuni capolavori nati dal rapporto speciale con le Apuane e il suo marmo statuario come il “Tito Livio” (1942) che idealizza lo storico romano in una possente nudità, rannicchiato su un fianco accanto ad un libro e “Donna che nuota sottacqua” (1941-42) fissata su tre perni metallici ideati da Carlo Scarpa per essere esposta alla Biennale di Venezia del 1942, scultura che Martini decise di completare decapitandola con un colpo netto e spietato. Uno dei primi a realizzare una scultura prospettica, che permette di ammirare la figura femminile da più punti di vista, Martini nei favolosi e tumultuosi anni 30, realizza la scultura “La moglie del marinaio” che apre le porte al suo linguaggio quasi minimalista ma sempre immensamente evocativo.
Info: Museo Novecento
Didascalia dell’immagine in alto: Donna che nuota sottacqua, 1941-42
La Pisana, 1933 ca.
L’attesa, 1935
L’Aratura, 1906
Leone di Monterosso, 1933-1935
Tito Livio, 1942