SAN FRANCESCO AL PORTO DI ANCONA CON ARTEVAGANDO

SAN FRANCESCO AL PORTO DI ANCONA CON ARTEVAGANDO

SI PARTE ALL’ALBA PER CERCARE LA PACE

San Francesco partì da Ancona per l’Oriente all’alba. Nel 1219 aveva infatti deciso di portare il Vangelo agli infedeli, di aprire un dialogo, una conoscenza. Il porto alle prime luci del mattino, il sovrastante colle Guasco con il duomo di San Ciriaco, la barca con le grandi vele al vento, il Santo con un nutrito gruppo di pellegrini, chi in piedi chi in ginocchio, che lo avrebbero accompagnato alla partenza per la sua missione di pace. In evidenza a fianco del Santo, che si erge alto e affusolato, a piedi nudi e benedicente, quasi scolpito tra cielo e mare, appare anche un gruppo di frati e due uomini, probabilmente impegnati in quella traversata perigliosa ma coraggiosa e quasi ardita: raggiungere la Terra Santa, in occasione della Quinta Crociata, con un messaggio per il Sultano d’Egitto Malik Al Kami. E’ Gaetano Bocchetti a raccontarci questo grande evento storico-religioso con un affresco che ha la forza di un reportage giornalistico a colori che ha sfidato il tempo e chiarito molte incertezze sulla capacità diplomatica del Santo. Si narra infatti che Francesco tornasse profondamente cambiato da quel viaggio: da ciò che si prefigurava come un duello con il Sultano diventò un duetto, all’insegna del dialogo e della ferma convinzione di poter costruire una via alternativa alle guerre. L’affresco, oggi collocato nella Basilica di Osimo, dedicata a San Giuseppe da Copertino, proprio nel suggestivo centro storico, fornisce quegli elementi essenziali per confermare questa impresa mai del tutto “storicizzata” a livello ufficiale. L’artista dell’opera, pittore e decoratore di origini napoletane, restò a lungo nella zona tra gli anni 1933-1937, per inserirsi nell’ambiente culturale del tempo, ma anche nella diffusa dimensione francescana. La capacità di contestualizzare, di narrare, di movimentare le singole gestualità è notevole. Così come l’uso del colore che trasmette la fatica del lavoro portuale, ma anche il peso di un tragitto da compiere con il desiderio di cambiare la storia. Il verde-giallastro ampiamente diffuso si espande dal terreno del porto fino a tutta la collina, interrompendosi solo in una macchia arancione sulla vela in partenza, alcune pennellate sui pellegrini fino poi a diluirsi negli sprazzi grigiastri del cielo mattutino. Nell’intervista audio fatta da Loredana Cinti a Giancarlo Mandolini, storico dell’arte e responsabile dei Beni Culturali dei Frati Minori delle Marche, consueti protagonisti di “Artevagando”, ulteriori notizie di prima mano su questo affresco che sarebbe bello e utile visitare. Inoltre Osimo custodisce anche molte altre chicche culturali!!!! Anche uno splendido teatro!

 

FOTO IN ALTO DALL’ARCHIVIO PERSONALE DI GIANCARLO MANDOLINI

Ascolta l’audiointervista di Loredana Cinti