21 Gen Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky
MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna, Bologna
Fino al 13 maggio 2018
Fu vera rivoluzione? A Bologna per ripensarci
Tra i primi del Novecento e gli anni ’30 la Russia fu terreno fertile, forte, violento e appassionato di tutte le avanguardie: non solo le cosiddette avanguardie russe. Una mostra al MAMbo con 70 opere, per lo più provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, si propone di darne una visione generale, cosa pericolosa e difficilmente unitaria. L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti diametralmente opposti l’uno all’altro e ad un ritmo vertiginoso. Tutto e il contrario di tutto. I curatori Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky ci provano e titolano la rassegna bolognese: Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky. Che però riportano alla luce anche personalità a noi meno note come Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, schiacciati dalla fama di Chagall, Malevich o Kandinsky. Ma non si tratta di un pareggiamento di conti per importanza storica, semplicemente si offre, per quanto possibile, l’insieme di tutte quelle dinamiche e sviluppo degli stili che segnarono la straordinaria modernità di quei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
Info: MAMbo
Immagine in alto: Ilya Repin, 17 ottobre 1905, 1910
Ilya Repin, Che libertà!, 1903
Marc Chagall, La passeggiata, 1917
Natan Altman, Ritratto della poetessa Anna Akhmatova, 1914