19 Giu PRERAFFAELLITI. AMORE E DESIDERIO. Palazzo Reale, Milano
Fino al 6 ottobre 2019
Grandi capolavori di un’arte raffinata e inestricabile. Cercavano nuovi valori attraverso un nuovo realismo
Ottanta opere di tutti i protagonisti del celebre movimento, forse il primo movimento di arte moderna della Gran Bretagna. “I Magnifici sette confratelli” direttamente dalla Tate Gallery di Londra, non mancheranno di sedurre con la perturbante bellezza, il fascino di un femminile trasognato ma allo stesso tempo vibrante e vivacemente carnale. Occhi lucenti, capelli rosso mogano che sfumano su vesti leggere e trasparenti. Evidente e percepibile tutta la poetica del famoso movimento: dall’amore e dal desiderio alla fedeltà, alla natura e alla sua fedele riproduzione; e poi le storie medievali, la poesia, il mito, la bellezza in tutte le sue forme. Non c’è niente di più poetico e struggente come l’arte armoniosa e sofferta di questi straordinari artisti. Le opere sono presentate per articolate sezioni tematiche, al fine di esplorare gli obiettivi e gli ideali di quel movimento, gli stili dei vari artisti, l’importanza dell’elemento grafico e lo spirito di collaborazione che, nell’ambito delle arti applicate, fu un elemento fondamentale del preraffaellitismo. Viene sottolineato l’impatto che il movimento artistico produsse sul modo di concepire l’arte, dimostrando come il fascino dei preraffaelliti, in quanto determinante nel processo formativo delle generazioni successive di artisti, sia ancor oggi straordinariamente attuale. Fondamentale il tema della poetica degli artisti preraffaelliti, che deve all’arte e in generale alla cultura italiana pre-rinascimentale quell’idea di “modernità medievale” che tanto la caratterizza. In mostra, a dimostrazione, dipinti “iconici” su temi che vanno da Dante Alighieri e il suo poema (Paolo e Francesca e Il sogno di Dante al tempo della morte di Beatrice di Dante Gabriel Rossetti) fino al paesaggio italiano tout court (Veduta di Firenze da Bellosguardo di John Brett). Oltre ad altri pezzi imperdibili, come: Ofelia, di J. E. Millais; Il risveglio della coscienza, di W. H. Hunt e Lady of Shallot, di J. W. Waterhouse.
Info: la mostra
Didascalia dell’immagine in alto: John William Waterhouse, La Dama di Shalott, 1894
Ford Madox Brown, Gesù lava i piedi di Pietro, 1893
John Everett Millais, Ofelia, 1894
Dante Gabriel Rossetti, Monna Vanna, 1916
John Brett, Veduta di Firenze da Bellosguardo, 1972
Dante Gabriel Rossetti, Aurelia (l’amante di Fazio), 1916
Dante Gabriel Rossetti, Sogno di Dante alla morte di Beatrice, 1940