Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza

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Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza

piero-della-francesca2Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia

Fino al 14 giugno 2015

 

La figura del grande Maestro di Sansepolcro è presentata in mostra nella sua doppia veste di disegnatore e grande matematico. Per la prima volta quindi viene presentato l’intero corpus grafico e teorico di Piero della Francesca: i sette esemplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva Pingendi (conservati a Bordeaux, Londra, Milano, Parigi, Parma, Reggio Emilia) i due codici dell’Abaco (Firenze), il Libellus de quinque corporibus regularibus (Città del Vaticano) e Archimede (Firenze). Un viaggio straordinario nel Rinascimento, per ammirare tutte insieme le opere grafiche dell’artista e di altri grandi maestri del XV e XVI secolo quali Lorenzo Ghiberti, Ercole de’ Roberti, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Francesco di Giorgio Martini, Albrecht Dürer, Bernardo Zenale, Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassarre Peruzzi, Amico Aspertini, Michelangelo. Le opere presenti in mostra – un centinaio tra dipinti, disegni, manoscritti, opere a stampa, incisioni, sculture, tarsie, maioliche e medaglie – accompagnano il visitatore in un percorso che segue a grandi linee le tematiche affrontate nei capitoli del De Prospectiva Pingendi e attraversare le sale sarà un po’ come sfogliarne le pagine. Si inizia dai principi geometrici e si prosegue con le figure piane, i corpi geometrici, l’architettura, la figura umana, la proiezione delle ombre e l’anamorfosi. La mostra è inoltre concepita come uno strumento e una “macchina didattica” che consente di entrare nell’arte e nella creatività di questo singolarissimo artista. I disegni del trattato sono trasformati in modelli tridimensionali per illustrare al meglio la logica delle loro costruzioni geometriche, mentre una serie di macchine  matematiche dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia riproducono scientificamente gli strumenti della bottega dell’artista rinascimentale, permettendo al visitatore di toccare con mano e comprendere gli accorgimenti tecnici adottati dai pittori per sfruttare creativamente gli inganni della visione. Suggestive installazioni multimediali saranno parte integrante del percorso di mostra.

 

Info: Fondazione Palazzo Magnani

 

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