03 Feb Picenum Regio Quinta
Archeologia, Artigianato, Architettura e Design a confronto: l’umanesimo creativo
Progetto di design di ricerca di Poliarte Design School e della prof. ssa Donatella Fogante con esposizioni itineranti di monete e gioielli, convegni e seminari sui Piceni in tutta la regione Marche
Picenum Regio Quinta è il nome dato in epoca augustea alla Regione Marche. Piceno, deriva probabilmente da pix o picis, pietra molto usata nel commercio, oppure da picus, uccello sacro. E l’intera regione è coinvolta nel progetto di Poliarte Design School e della prof. ssa e artista internazionale Donatella Fogante.
L’intervento artistico e progettuale si può riassumere nella massima latina “Ulteriora mirari, presentia sequi”: ammirare il passato, seguire il presente. Donatella Fogante fa suo questo motto per ribadire che la ricerca creativa non ha soluzioni di continuità, è atemporale e rimescola di continuo pensiero e azione.
Focus dell’intervento è lo studio e l’interpretazione iconologica della cultura e civiltà dei piceni, popolazione appartenente al gruppo etnico degli Osco Umbri di stanza nell’Italia centrale nei territori oggi delimitati dalle regioni Marche, Umbria ed Abruzzo. Un intervento segnatamente di design di ricerca che rivisita il passato per rintracciarne i segni d’attualità, ricostruire i percorsi e le tappe che sono all’origine del costume e dell’etica di oggi e restituire originali manufatti d’arte e design di pregevole fattura, fruibili da tutte le generazioni.
L’epos e l’ethos dei piceni, che hanno influenzato e contribuito allo sviluppo della civiltà romana, rivivono dunque, in un’iconografia che richiamandosi all’antico si propone con modalità diverse e rinnovate, più appropriate ai gusti e alle mode odierne. Così gli elementi mitologici – Picchio, Tria Fata, Labirinto, Anellone, Torques – che l’archeologia e le fonti documentarie tramandano come simboli della vocazione al mare e all’artigianato del popolo piceno, si trasformano ora in monete, medaglie, collane, bracciali, pendenti, ornamenti e capi di abbigliamento e gadget promozionali. Ecco il re-design, ovvero il design che cerca “il futuro nel passato”, nell’artigianato aulico. Un design che sa apprezzare gli elementi culturali che come nella civiltà picena si sono sviluppati attraverso il dialogo interculturale tra il mondo classico greco-romano e le suggestioni levantine, reso prossimo proprio da Ancona, storica “porta d’oriente”.
Gli studenti Poliarte dei corsi triennali di graphic e web, video e fashion design, guidati rispettivamente dai docenti Sergio Giantomassi e Sirio Burini hanno realizzato a complemento dell’intervento della Fogante, la comunicazione tradizionale e digitale ed una collezione di moda di outfit ispirati ai piceni.
Una curiosità infine: la familiarità di Poliarte con i piceni infatti viene da lontano, l’immagine del picchio che compare sul gonfalone addossato al monogramma M della regione Marche è stato ideato e progettato dagli studenti di Poliarte nell’anno 1975/76.
Programma degli eventi sul territorio
12 febbraio 2016 ore 10/12
Macerata, Musei civici, Palazzo Bonaccorsi, via Don Minzoni, n. 24,
“Il design, la comunicazione e la moda: stili di vita “
Relatori: Alessandra Sfrappini, direttrice Macerata musei; Gianfranco Paci, Università di Macerata; Donatella Fogante artista, Paolo Monina Poliarte di Ancona, Annalisa Marcucci Presidente Unione stilisti Marche
26 febbraio 2016 o ore 10/12
Fermo, Palazzo dei Priori, Sala dei ritratti, Piazza del popolo,
“Città, territorio, scoperte archeologiche e prospettive future per la valorizzazione mediante realtà aumentata e stampa 3D”
Relatori: Andrea Marziali e Matteo Tadolti, Abaco Società Cooperativa e ADD – Archeo Digital Design, Amin Farah, Poliarte di Ancona; Francesco Cinotti, 3Tech di Ancona;
18 marzo 2016 ore 10/12
Cagli, Museo archeologico
“La via Flaminia e il design territoriale”
Relatori: Maria Assunta Valeri Ass.comunale alla Cultura; Sandro Pascucci, direttore teatro di Cagli; Annalia Ermeti, direttrice museo archeologico di Cagli; Vladimiro Campanelli Poliarte di Cagli.