Pablo Picasso. Tra Cubismo e Classicismo: 1915 – 1925

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Pablo Picasso. Tra Cubismo e Classicismo: 1915 – 1925

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Scuderie del Quirinale, Roma
Fino al 21 gennaio 2018

 

Il pittore spagnolo che ha caratterizzato un intero secolo e attraversato tutte le tendenze senza rimanerne schiavo. Insomma un indipendente che le ha provate tutte: dalle avanguardie alla classicità… fino ad arrivare ad un se stesso sempre meravigliosamente e semplicemente complesso. Certamente a lui si sono ispirati, o diciamo meglio sono stati attratti, moltissimi artisti, più o meno eccelsi, più o meno noti. Tutti però ne hanno subito il fascino e la forza. Insomma un passionale che ha fatto coincidere le tappe della sua vita con un cammino artistico tuttora insuperato. Questo è il pensiero comune. Alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal 22 settembre al 21 gennaio oltre cento suoi capolavori. Una grande retrospettiva, che conclude le manifestazioni, aperte a primavera, dedicate al gran tour dell’artista spagnolo nel nostro paese, e che è stata intitolata “Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925”.

In questa grande retrospettiva ad essere esplorato particolarmente è il periodo (1917) in cui Picasso arriva per la prima volta in Italia con l’amico Jean Cocteau e rimane profondamente impressionato dall’arte popolare napoletana e da Roma. Proprio a Roma, Picasso prepara i celebri costumi e le scene per i Ballets Russes di Diaghilev.

La mostra, offre tele, gouaches, disegni, fotografie, lettere autografe e altri documenti, in arrivo da musei prestigiosi come il Musée Picasso, il Centre Pompidou di Parigi, la Tate di Londra, il MoMa, il Metropolitan Museum e il Guggenheim di New York, il Museum Berggruen di Berlino, la Fundació Museu Picasso di Barcellona e il Museo Tyssen di Madrid.

Il sipario dipinto per il balletto “Parade”, una immensa tela lunga 17 metri e alta 11 è per la prima volta a Roma esposta a Palazzo Barberini, nel grandioso salone affrescato da Pietro da Cortona. Si tratta del lavoro svolto per “Parade” (musicato da Satie), che costituì l’occasione della venuta in Italia di Picasso. Come scrive il curatore della mostra (con Anunciata von Liechtenstein) Olivier Berggruen, «Delle statue antiche lo avevano colpito la monumentalità e la sensualità nascosta, più che le forme e le proporzioni. Ma poi, anticipando certe moderne trasgressioni, Picasso aveva iniziato a mettere insieme con grande disinvoltura “alto” e “basso. L’esposizione fa comprendere l’adozione di generi: dal gioco delle superfici decorative nei collage, eseguiti durante la prima guerra mondiale, al realismo stilizzato degli “anni Diaghilev”, dalla natura morta al ritratto. Tra le opere che è possibile ammirare, il “Ritratto di Olga in poltrona” (1918), “Arlecchino (Léonide Massine)” (1917), “Natura morta con chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavolo” (1919), “Due donne che corrono sulla spiaggia (La corsa)” (1922), “Il flauto di Pan” (1923), “Saltimbanco seduto con braccia conserte” (1923), “Arlecchino con Specchio” (1923), “Paulo come Arlecchino” (1924), “Paulo come Pierrot” (1925).

 

Info: Scuderie del Quirinale

 

Immagine in alto: Pablo Picasso, Deux femmes courant sur la plage, 1922

 

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Pablo Picasso, Ritratto di Olga in poltrona, 1918

 

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Pablo Picasso, Il flauto di Pan, 1923

 

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Pablo Picasso, Arlecchino con specchio, 1923