22 Feb Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini. Musei San Domenico, Forlì
Fino al 16 giugno 2019
A FORLI’ IMMERSIONE TOTALE NELL’ANTICA BELLEZZA DI UN’ITALIA LONTANA
NUDO TOTALE: DAL FEMMINILE DI HAYEZ ALL’AGRESTE DI SEGANTINI
PER CONSOLARCI DI UN CONTEMPORANEO CHE NON CI PIACE
La mostra “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini ai Musei San Domenico di Forlì, aperta fino al 16 giugno 2019, si occupa della grande arte italiana dell’Ottocento nel periodo che intercorre tra l’ultima fase del Romanticismo all’inizio del Realismo e del Simbolismo, tra l’Unità d’Italia e lo scoppio della Grande Guerra.
Tantissime sono le opere presentate, da quelle più conosciute ad alcune quasi inedite, spaziando non solo nella pittura ma anche ponendo a confronto lavori di architettura ed arti decorative con l’obiettivo di dare un punto fermo ed esauriente a tutte le forme di arte che in quel periodo hanno preceduto la rivoluzione del Futurismo.
Simbolicamente apre la rassegna Francesco Hayez (1791-1882), primo tra i romantici, con “Ruth” il sensualissimo nudo e la chiude Giovanni Segantini (1858-1899), divisionista che conclude maestosamente il secolo prima della rivoluzione delle avanguardie del Novecento, con una paradisiaca visione agreste.
Le dieci sezioni della mostra che vanno dal genere storico alla rappresentazione della vita moderna, dall’arte di denuncia sociale al ritratto, al paesaggio, presentano capolavori di De Nittis, Maccari, Fattori, Signorini, Lega, Zandomeneghi, Boldini, Balla, Boccioni e sculture di Vela, Cecioni, Monteverde, Gemito, Bistolfi.
Info: La mostra
Didascalia immagine in alto: Giovanni Segantini, Alla stanga, 1886
Francesco Hayez, Ruth, 1853
Telemaco Signorini, L’alzaia, 1864
Federico Zandomeneghi, A teatro, 1895
Umberto Boccioni, Tre donne, 1910
Giuseppe De Nittis, Il foro di Pompei, 1875