16 Dic Mark Zuckerberg, uomo dell’anno 2010
Mark Zuckerberg, 26 anni, studente ad Harvard, ma soprattutto fondatore di Facebook, è l’uomo dell’anno.
E’ stato inconoronato dal settimanale Time con il titolo di Uomo dell’anno 2010 per aver dato la possibilità ad oltre 600 milioni di persone di connettersi tra loro ed aver radicalmente cambiato il modo di vivere delle nostre vite.
Il giovane fondatore di Facebook segue quindi Ben Bernanke, capo della Federal Reserve e uomo dell’anno 2009. Solitamente a decidere sono i lettori, ai quali la rivista invia un sondaggio online e dal quale era uscito come vincitore Julian Assange, il famigerato fondatore di Wikileaks amatissimo dal pubblico.
Nel numero di Time in edicola questa settimana, il faccione imberbe del più giovane miliardario del mondo campeggia sotto la storica testata. Accanto, il suo nome e, sotto, un titolo molto chiaro: “The Connector”, il collegatore. In senso più ampio, una specie di pontefice digitale. E questo è il motivo per cui secondo Stengel, Zuckerberg è l’uomo dell’anno e Assange no: “Sono due facce della stessa medaglia, entrambi esprimono un desiderio di trasparenza. Ma mentre Wikileaks attacca le grandi istituzioni attraverso una trasparenza involontaria con l’obiettivo di depotenziarli, Facebook dà la possibilità agli individui di condividere volontariamente informazione. Con l’idea di dare loro più potere”. Ma il potere più grande, spiega Stengel, è quello dello stesso Zuckerberg. Scrive il direttore: “Essere nominati persona dell’anno non è e non è mai stato un onore, è il riconoscimento del potere di alcuni individui nell’influenzare il nostro mondo”.