21 Dic MARE NOSTRUM. Galleria Papini, Ancona
Fino al 20 febbraio 2022
MIGRANTI DEGLI ANNI 2000: LIBERI DI AFFONDARE NEL BLU
Molti artisti hanno raccontato e raccontano la tragedia delle migrazioni di questi ultimissimi decenni. Ma certamente pochi sono riusciti a trasmettercelo senza individuarli, senza raffigurarli, senza tracciarne corpi e volti. E’ questo il caso di Gisela Robert, nata in Germania a Wuppertal nel 1948, ma che vive e lavora in Campania nei pressi di Napoli dove si dedica all’insegnamento dei giovani, ora approdata ad Ancona nella vivace Galleria Papini, nel cuore del centro storico di Ancona. Qui nelle piccole sale contigue, amplificate dal bianco che si rincorre velocissimo, ti accolgono due voragini marine, due opere dove l’azzurro del Mare Nostrum ti cattura e ti assorbe, ti immette in un vortice profondo e inarrestabile. Due dipinti di un blu accecante che certamente non perdona, se solo ti avvicini a guardarlo. Ed è probabilmente così che molti migranti hanno concluso il loro disperato viaggio verso la libertà. Voragini, cunicoli d’acqua, mulinelli azzurri e poi ghiacciati ti sommergono e ti trascinano obbligandoti a pensare, a riflettere, a sentirti comunque in colpa per quanto impunemente sta ancora accadendo. E’ il potere del colore che definisce una narrazione piuttosto esatta e dettagliata, seppure espressa in forma vagamente astratta. C’è ad esempio un’opera, titolata Rackete, che ben rappresenta la forza, la determinazione, il coraggio di questa giovane donna; Carola Rackete appunto, protagonista di un eroico salvataggio e passata alla cronaca per essere stata perseguita e accusata, in un primissimo momento, di favoreggiamento alla migrazione clandestina. Si tratta del passato? Questa è la domanda che pone il dipinto ricco di giallo, rosso e verde intensissimi e sovrapposti, appeso nella bianchissima Galleria. La forza, il coraggio, la passione e l’amore per la vita e per la natura; ma anche per il mare oggi forse non più tanto nostrum, avendo perso il senso di continuità, comunità e approdo. La mostra si apre poi anche ad altre tematiche, ma i due vortici azzurri che ti hanno catturato all’ingresso, non ti lasciano fino a fine mostra. Da non perdere. Si tratta di una esposizione tremendamente attuale!!!
Info: Galleria Papini
L’allestimento: