08 Nov Marcel Duchamp e la seduzione della copia. Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701,Venezia
Fino al 18 marzo 2024
RICOPIARE E RIPETERE VUOL DIRE CREARE?
Copre gli anni dal 1911 e il 1968, la mostra che regala i lavori tra i più iconici non solo della stessa Collezione Peggy Guggenheim, ma anche dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Philadelphia Museum of Art, il Museum of Modern Art di New York, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Certamente tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento, storico amico nonché consigliere della mecenate americana Peggy Guggenheim, che così scrive nella sua autobiografia. C’è quindi affetto e passione, nonché deducibili mirabolanti vicende che hanno poi certamente influenzato il mondo dell’arte a livello internazionale, fin dagli esordi di questo legame. Sono più di 60 le opere di Marcel Duchamp, tutte splendidamente contemporanee, che vanno da Nu (esquisse), jeune homme triste dans un train (Nudo [schizzo], Giovane triste in treno) (1911-12) e da o di Marcel Duchamp o Rrose Sélavy (Scatola in una valigia) (1935-41.) E proprio attorno a quest’ultima opera Scatola in una valigia che si completa la mostra, con spazio singolo dedicato, quale sintesi più coinvolgente mai creata dall’artista e dalla sua passione per la replica come modalità di espressione creativa. Ricerca e individuazione di possibili modalità che l’artista esplora per duplicare le proprie opere senza soccombere alla copia pura e semplice. In esposizione proprio la prima edizione che consiste in una raccolta innovativa di riproduzioni e repliche in miniatura dei lavori di Duchamp (tutte dentro una sola valigia), prima di un’edizione deluxe di venti valigette da viaggio, i cui primi esemplari, tra cui questo, sono di Louis Vuitton, contenente la dedica dell’artista a Guggenheim. Forse la sintesi più coinvolgente mai creata dall’artista della sua passione per la replica come modalità di espressione creativa. Ma, non volendo cadere nell’ovvietà, non ci nascondiamo che tutti pensiamo immediatamente alla Gioconda con i baffi e altre amenità divenute storiche, come Fontana (1917), lo scandaloso WC, peraltro mai esposto e poi andato perduto ma non dimenticato. Non si può tralasciare l’evidente sapiente maestria del curatore di Paul B. Franklin, studioso indipendente ed esperto di Duchamp; ricco ed elegante il catalogo, della Marsilio Arte; di rilievo anche un articolato calendario di Public Programs.
Info: Peggy Guggenheim Collection
Marcel Duchamp, Il re e la regina circondati da nudi veloci, 1912
Marcel Duchamp, A proposito di sorellina, 1911
Marcel Duchampcon, l’esemplare non ancora completato di Scatola in una valigia