MADE IN NEW YORK. KEITH HARING E PAOLO BUGGIANI. LA VERA ORIGINE DELLA STREET ART. Palazzo Campana, Osimo

MADE IN NEW YORK. KEITH HARING E PAOLO BUGGIANI. LA VERA ORIGINE DELLA STREET ART. Palazzo Campana, Osimo

Fino al 9 settembre 2021

PER TUTTA L’ESTATE L’ARTE DELLA GIOVANE AMERICA AD OSIMO

Anche grazie alla vivacità e creatività allestitiva di Gianluca Marziani, Osimo, dopo alcune forzate chiusure e riaperture, come ormai di consueto, vanta una importante mostra estiva; estiva intesa come destinata anche ai turisti che non mancheranno di affollare (o quasi), anche in questo difficile anno, un centro tra i più belli della regione. Quindi una visita alla mostra può anche essere utile per vedere tanto; un tanto che qui abbonda ed è ben conservato e gestito. Superata la retorica sgarbiana del passato (del resto sempre utile per la biglietteria!), riprende adesso un calendario denso di eventi e appuntamenti. Dopo aver superatole 6.000 presenze nei soli primi 3 mesi, si è convinti di superare questa. Le opere di street art di Keith Haring e Paolo Buggiani resteranno ad Osimo fino al giorno 19 settembre, dopo faticosi accordi (si pensi ai tempi lunghi di permanenza delle opere a Palazzo Campana), a raccontarci in modo realistico, vivo, dinamico e allo stesso tempo fantastico la magia artistica di questa insolita coppia. Dai muri di New York 20 opere originali di Haring (981-1983); mentre Buggiani espone 30 pezzi/oggetti che illustrano i suoi progetti nella Grande mela. Marziani sottolinea come partito dai sotterranei, sia oggi approdato all’Olimpo dei più grandi Musei. Da subito la gente impazzì per quelle lavagne metropolitane. Nessun colore, nessun disegno, nessuna frase: solo geroglifici, simbolici e non, che però tutti comprendevano subito. Inoltre Paolo Buggiani per Osimo ha realizzato e riallestito alcuni dei suoi famosi animali in lamiera leggera come coccodrilli e rettili. Si vocifera che Buggiani sarà in città alla fine di questo mese. In collaborazione con PopUp Festival, ci sarà anche un intervento definito di “decoro urbano”: street art da realizzare nel sottopassaggio degli impianti di risalita che collega la periferia al centro storico. Forse troppo per una piccola anche se importante città? Ai posteri l’ardua sentenza! La mostra è comunque tra quelle che noi definiamo da non perdere.

Info: la mostra

Qui l’ampia recensione del 2019