25 Mag LE SIGNORE DELL’ARTE. Storie di donne tra ‘500 e ‘600. Palazzo Reale, Milano
Fino al 25 luglio 2021 – Prorogata al 22 agosto 2021
QUANDO LE DONNE ARTISTE SFIDAVANO LA SOCIETÀ CON IL LORO TALENTO
Un tempo essere artiste era per le donne soprattutto una sfida sociale, un percorso fitto di trabocchetti, ricatti, invidie, insidie da superare. Era difficile fare emergere professionalità e capacità; dare continuità, poter vivere come le “altre” donne. Forse alcune vicende personali di queste protagoniste sono state enfatizzate, drammatizzate o addirittura riscritte allontanandosi dalla realtà. Tra queste vanno annoverate Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni. E sono solo alcune tra le 34 artiste che con oltre 150 opere attendono di essere ammirate per la loro straordinaria modernità. “Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600” a Milano, a Palazzo Reale, offre finalmente la possibilità di visita in presenza con una mostra eccezionale. Personaggi non solo illustri e fondamentali, ma soprattutto indispensabili per narrare e comprendere cosa accadde all’arte femminile il quel turbolento periodo, ricco di innovazioni e rotture determinanti. Molto è stato scritto e a volte favoleggiato un po’ incautamente su queste artiste, ma molto c’è ancora da sapere, da studiare e da svelare. Figure, a volte poco conosciute, ma sempre straordinariamente vivaci ed uniche. Dalla già citata Sofonisba Anguissola, pittrice lombarda assai considerata da Van Dyck, a Fede Galizia fino a Marietta Robusti detta “la Tintoretta”, o all’eclettica Giovanna Garzoni.
Della pittura italiana tra Cinquecento e Seicento sia le personalità che le opere sono ampiamente storicizzate e documentate, ma sulle artiste di quel periodo molto è ancora da svelare. Si tratta di figure femminili straordinarie con storie individuali incredibili, spesso misconosciute. Insieme ad Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, pittrice lombarda apprezzata da Van Dyck, Lavinia Fontana, Fede Galizia, Marietta Robusti, detta “la Tintoretta” e tante altre, c’è ancora da indagare, riflettere e certamente da imparare. Per questo a Palazzo Reale sarà possibile chiudere un cerchio che ancora non comprende del tutto queste “donne da favola!”
Info: Palazzo Reale
Didascalia dell’immagine in alto: Elisabetta Sirani, Porzia che si ferisce alla coscia, 1664
Sofonisba Anguissola, Pala della Madonna dellItria, 1578
Ginevra Cantofoli, Giovane donna in vesti orientali, seconda meta del XVII
Fede Galizia, Giuditta con la testa di Oloferne, 1596
Lavinia Fontana, Autoritratto nello studio, firmato e datato 1579