18 Dic La Realtà Ingannata – Ferroni, Giacomelli, Salvalai
Palazzo del Duca, Senigallia
Fino al 4 febbraio 2018 – Prorogata all’11 febbaio 2018
Grandi della fotografia, amatissimi e mai abbastanza ricordati che hanno fatto di Senigallia la città della fotografia. Un marchio di fabbrica che sa di colline, mare, uomini e cose simbolicamente marchigiani. Una scuola irripetibile? Forse. Ci sono nuove leve che fanno presagire come questo stile, questo occhio, questo scatto così scarno, asciutto, graffiante ma mai distruttivo e esasperato, non si è perduto, ma prosegue così come ogni bottega d’artista dove maestri ed allievi si alternano più o meno consapevolmente. Come in questa mostra dove Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli sono narrati da Aristide Salvalai che cura la rassegna realizzata in collaborazione con il Musinf. Oltre centoquaranta opere e alcuni inediti, un vero e proprio viaggio, anche generazionale, nella fotografia senigalliese: dalle quattro serie di Mario Giacomelli – “Scanno 1957-1959”, “Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi 1955-59”, “Il pittore Bastari 1992” e “Questo ricordo lo vorrei raccontare 1998/2000”, ai vintage anni cinquanta, le opere degli anni ottanta e i riflessi sulle vetrine di Ferruccio Ferroni, fino ad arrivare agli scatti dello stesso Salvalai, che propone i suoi lavori “Geometrico-formali” e le serie “Incontri sfuggenti 1985-2009″,”Archeologie 1993-94” e “La sopraggiunta inquietudine 2013-2014”. A questo punto è riduttivo continuare a chiamare tutto ciò Scuola del Misa perché non si tratta di un’impronta ma di una forma d’arte storicizzata e riconosciuta ovunque si faccia cultura.
Info: la mostra
immagine in alto: Mario Giacomelli, Questo ricordo lo vorrei raccontare, 1998-2000
Aristide Salvalai, Incontri sfuggenti, 1988
Mario Giacomelli, Scanno, 1957-1959
Ferruccio Ferroni, La palla, 1950