Il progetto: La Mole da luogo di cultura a sistema culturale. ECCE HOMO. Primo capitolo

Roberto Fanari - Appello WEB - Copia

Il progetto: La Mole da luogo di cultura a sistema culturale. ECCE HOMO. Primo capitolo

Roberto Fanari - Appello WEB - Copia

 

NUOVI SPAZI RINOMINATI “MAGAZZINO TABACCHI”

 

Presentato a maggio, il Progetto Mole, si avvicina al suo primo, grande capitolo, l’esposizione di scultura Ecce Homo. Da Marino Marini a Mimmo Paladino, ospitata in circa 1.500 mq. all’interno della Mole Vanvitelliana in uno spazio “rinominato” Magazzino Tabacchi. L’ampio progetto, nasce dal Comune di Ancona e dalla Fondazione Cariverona, che ha dimostrato di crederci sin dall’inizio dell’ elaborazione, innesca processi di produzione e programmazione di cultura del Novecento e contemporanea. In particolare con questa mostra potrà aprirsi un focus di forte interesse sul ruolo attuale della scultura e, più estesamente, sul rapporto creativo esistente oggi tra l’uomo e la materia. L’esposizione sarà affiancata, quindi, da attività che non ne sono cornice, ma parte integrante, e che innescheranno i processi futuri de La Mole: attività di formazione culturale, d’impresa culturale; attività di divulgazione e coinvolgimento attorno l’arte moderna e contemporanea; commissioni ad artisti contemporanei; residenze; accoglienza di segmenti di progetti nazionali e internazionali sul tema della materia; esposizioni temporanee; attività di spettacolo. “L’ambizione è quella di passare dal concetto, oggi insufficiente, di ‘spazio culturale’ a quello di ‘sistema culturale’, sottintendendo quindi che l’interesse risiede nelle dinamiche di costruzione della cultura e non nella statica e frontale proposta artistica o spettacolare.”
Alcune delle opere esposte, rimarranno a La Mole in permanenza e qui saranno riallestite, al fianco di esibizioni temporanee degli anni successivi, sia in spazi aperti che al chiuso.

 

Nei nuovi spazi rinominati Magazzino Tabacchi

 

Per questo primo capitolo, sono stati approntati interventi spettacolari nelle sale della Mole che affacciano sul lato del Rivellino-circolo Stamura e che ospiteranno le opere di Marini, Melotti, Martini, Trubbiani, Baj, Cucchi e molti altri. Si tratta di spazi in cui si trovavano interventi stratificati: pannelli di vari materiali, passerelle, scale, chiusure, e che attraverso questi interventi erano stati divisi e avevano perso l’integrità originale. Per ragioni di coerenza, quindi, oltre che di sicurezza e di rispetto della normativa, gli spazi, rinominati con il suggestivo titolo di Magazzino Tabacchi, in virtù del ruolo che ricoprirono durante il periodo del Monopolio di Stato alla Mole, sono stati liberati di ogni infrastruttura accumulata negli anni. Si apre dunque, per tutta la città, una nuova prospettiva: un solo, grande spazio di circa 1.500 mq., i cui diversi livelli sono collegati grazie all’allestimento di Ecce Homo, pieno di suggestioni che rimandano sia alla fondazione vanvitelliana sia al periodo industriale e post-industriale. Il curatore dell’esposizione, Flavio Arensi, assieme all’architetto artefice dell’allestimento e degli interventi Andrea Mangialardo, popolano così di opere d’arte una sezione della Mole sino ad ora mai pensata organicamente, prevedendone anche diversi utilizzi futuri. “Questo spazio – sostiene l’assessore alla cultura Paolo Marasca – è al tempo stesso spazio espositivo e performativo, nell’ottica di una flessibilità di utilizzo che, oggi, dovrebbe essere la regola per tutti, al fine di non lasciare inutilizzati ambienti straordinari come questo. Sarà uno dei luoghi del contemporaneo, popolato da opere d’arte e da attività artistiche, culturali, di spettacolo, dando sfogo all’urgenza creativa che questo territorio esprime con grande forza”.