17 Set Il meglio di Adriatico Mediterraneo 2012 tra filosofia, scienza e letteratura
L’edizione 2012 del Festival internazionale Adriatico Mediterraneo (25 agosto – 2 settembre) si chiude con grande successo di pubblico e si è caratterizzata come di consueto punto di riferimento per le personalità di spicco e gli eventi di rilievo. Questa edizione ha anche avuto un buon rientro stampa nazionale il che fa ben sperare per le prossime edizioni e, soprattutto, suggerisce di puntare su ambiti culturali geograficamente e scientificamente più definiti e concreti.
Da non dimenticare quindi l’avvio del Festival con il riconoscimento al filosofo veneziano Massimo Cacciari per il suo contributo intellettuale alla creazione dell’identità mediterranea.
Cacciari è stato anche protagonista del primo degli incontri previsti con una conversazione sul Mare Nostrum in cui ha affrontato il tema della crisi europea e mediterranea. Il Mediterraneo, che questo filosofo ha recentemente definito come “identità e alterità dell’Europa”, si configura come “mare nostrum”, “cuore” di quella “Europa segreta” chiamata, per non tradire se stessa, ad assumere un “nuovo umanesimo”, che, all’insegna dell’unità e delle differenze, non può non richiamarsi al Mediterraneo. Purtroppo la dimensione mediterranea sembra essere divenuta per l’Europa “un mero limes, qualcosa da cui difendersi o da usare come difesa”. Cacciari recentemente (nei Dialoghi di
Trani) ha sostenuto che “bisogna riportare il Mediterraneo nella discussione politica europea e nel dibattito attuale per superare la fase di stallo in cui si sta vivendo a livello europeo”. E’ l’idea del Mediterraneo come Arcipelago, che Cacciari ha assunto a categoria filosofica e che può essere metafora dell’Europa, perché “l’Europa non consiste di terra, ma di mare e di terra”. Si può allora affermare che il Mediterraneo è il mare più significativo, proprio “perché vi sono isole, perché si dà terra. Questo mare non è astrattamente separato dalla terra, e non è infruttifero, poiché è ricco di isole. La verità del mare diviene manifesta là dove è luogo della relazione, del dialogo, del confrontarsi delle diverse isole”, che sono “tutte dal Mare distinte e tutte dal Mare intrecciate, tutte dal Mare nutrite e tutte dal Mare arrischiate”. Cacciari si chiede: “Quale mare vogliamo? Ci attende davvero un’Europa desiderosa e disposta a sedersi attorno al suo mare, e a conversare, scambiandosi idee, tradizioni, progetti, inquietudini?”.
L’incontro con lo scrittore greco Petros Markaris sul tema Giallo e tragedia nella Grecia contemporanea. Markaris è il padre di Kostas Charitos, commissario di polizia ad Atene e protagonista dei più famosi polizieschi moderni della letteratura greca. Attraverso i suoi noir è possibile calarsi nella Grecia di oggi, percorrerne le strade, andare per locali e fare la spesa tra i banchi del mercato Si legge della società greca con i suoi pregi ei suoi difetti e se ne vivono i successi e i fallimenti. Scrive anche per indagare sulle politiche economiche che hanno condotto Atene nel baratro e vuole proporre una trilogia come nelle antiche tragedie. Ora, non più nel teatro dell’Epidauro, ma sulla scena del teatro Europa. Prestiti scaduti (ed. italiana Bompiani 2011) è il primo romanzo di questa importante serie, uscito in Grecia nell’ottobre del 2010, quando la crisi era appena scoppiata. L’esattore è il secondo libro della trilogia che lo scrittore dedica alla crisi.
Per il Festival Adriatico Mediterraneo anche un appuntamento con la ricerca e con la scienza, con missioni e crociere scientifiche narrate da Fabio Trincardi, Direttore dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Veneziae di RITMARE, il più grande programma italiano per la ricerca marina e marittima. Trincardi fa parte dell’Editorial board di Geology (Geological Society of America), Marine Geology (Elsevier) Geo-Marine Letters (Springer-Verlag). Molto noto a livello internazionale per le numerosissime pubblicazioni e interventi televisivi. Con Mauro Marini e Alessandro Ceregato, sempre del Cnr-Ismar, riferiranno sui più recenti risultati della ricerca in Adriatico sui cambiamenti climatici, habitat ed ecologia marina svolta da alcuni anni in stretta collaborazione con i paesi che si affacciano sull’Adriatico, in particolare Croazia, Montenegro ed Albania. Una prima produzione di “Economia&Cultura” che introduce ad un grande evento espositivo sulle antiche mappe nautiche.