I marmi Torlonia. Collezionare capolavori. Musei Capitolini-Villa Caffarelli, Roma

I marmi Torlonia. Collezionare capolavori. Musei Capitolini-Villa Caffarelli, Roma

Fino al 29 giugno 2021

DIVENTERÀ IL MUSEO DEL MARMO PIÙ BELLO DEL MONDO

La collezione Torlonia, con più di 620 marmi ora catalogati, raccolti dalla famiglia tra il 700 e l’800, si apre per la prima volta al pubblico con 92 opere: una grande novità che si addentra negli ambiti finora segreti e misteriosi della più importante collezione privata d’arte antica al mondo. Storia, fortune, alti e bassi, discendenze ed eredi in dissidio tra loro e con le istituzioni: un bailamme che però si conclude con un vero miracolo: la collezione delle collezioni finalmente realizzata, catalogato, restaurata! Questa mostra è un impegno ed una promessa: trovare un luogo permanente dove esporre quello che sarà il nuovo Museo Torlonia. Ma già da ora e fino al 29 giugno 2021 questa raccolta unica ha un grandissimo significato per la storia dell’arte, del restauro, degli scavi, della museografia e degli studi archeologici. Marmi che ritrovano gli antichi colori. Appartenente al principe Alessandro Torlonia e collocata 1875 in Via della Lungara, è rimasta perennemente quasi inaccessibile; negli anni 1947/50 l’accesso non fu consentito neppure al direttore generale delle Antichità Capitoline di quel tempo. L’esposizione odierna è solo il 15% dei marmi della Collezione Torlonia, ma già comprende eventi eccezionali occorsi durante i restauri. Ad esempio il mirabile intervento seicentesco sul Caprone Giustiniani che rivela la prodigiosa mano di Gian Lorenzo Bernini. Inoltre il monumentale Sarcofago dei Leoni (Savelli) reca tracce dell’originaria doratura. Ma c’è di più. Un rilievo in marmo greco, che svela interessanti dettagli sul bassorilievo di Porto ha rivelato, nelle fasi di pulitura, tracce di colore rosso. Oltre ai rinvenimenti ottocenteschi nelle proprietà Torlonia, si possono ammirare le forme del collezionismo del Settecento, con le sculture provenienti dalle acquisizioni di Villa Albani e della collezione dello scultore e restauratore Bartolomeo Cavaceppi. Seguono una selezione dei marmi riuniti dal gusto sopraffino di Vincenzo Giustiniani, uno dei più sofisticati collezionisti romani del Seicento, e infine i pezzi provenienti dalle collezioni di famiglie aristocratiche del Quattro e Cinquecento. Come lo definisce Salvatore Settis, uno dei curatori insieme a Carlo Gasparri, “La collezione delle collezioni è un viaggio nella grandezza dell’antichità”. L’allestimento si deve all’archistar David Chipperfield, ma ogni pezzo è già una meraviglia. Opere famosissime ma mai esposte prima. Anche questo è un elemento di fascinosa emozione! A proposito citiamo solo tre capolavori della ritrattistica romana:  la tenerissima e triste Fanciulla di Vulci, il pensoso Eutiderno di Bactriana e il Vecchio da Otricoli con tutte le sue rughe secolari!

Info: Musei Capitolini

Immagini relative agli interni della mostra