FOCUS: Viaggi di Primavera 2012 – Archivio

Steve McCurry
MACRO Pelanda, Roma
Fino al 29 aprile 2012

Monografica di Marco Tirelli
Macro Testaccio, Roma
Fino al 13 maggio 2012
Al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, la prima grande mostra monografica romana dedicata a Marco Tirelli, attivo dalla fine degli anni Settanta e oggi uno dei più apprezzati artisti italiani. I due Padiglioni di MACRO Testaccio ospiteranno circa 25 opere incentrate sul tema della luce e della forma, tutte ideate appositamente per gli spazi del museo.

Sebastian Matta, un surrealista a Roma
Auditorium Parco della Musica, Roma,
Fino al 20 maggio 2012
Negli anni 40 Roma aveva accolto Sebastian Matta (1911-2002) collocandolo da subito come primo attore in una città dove l’habitat artistico è ricco di fervore e di fermenti. Matta era in fuga da New York dove il tragico esito del suo amore con la moglie del suo amico pittore Gorky morto poi l’aveva travolto ed isolato. Contestato e condannato dal nume tutelare del surrealismo Breton, ma anche di Pollock e di altri grandi dell’avanguardia USA del tempo. A Roma lavora molto, ma poi si rifugia e si ritira A Tarquinia dove aver realizzato la sua opera forse più importante Matta Italia. La mostra al Parco della Musica, offre, per la cura di Claudia Salaris, la visione della terra di mezzo in cui l’artista sembrava navigare, ma dove le esplosioni dell’inconscio trovano ancoraggio in una larvata figurazione che evoca un mondo oppressivo di macchine e automi. Ma non mancano le sue note macchie di colore, una sorta di registrazione automatica dell’inconscio che viene catturata per definire natura e finalità del quadro. A 10 anni dalla morte di quello che certamente è uno degli ultimi, se non l’ultimo, protagonista dell’affascinante stagione surrealista, un doveroso e meritato omaggio. I pezzi in mostra appartengono per lo più all’omonima Fondazione, diretta dal figlio Pablo Echaurren. Da lunedì a domenica, ore 11-18, Festivi 10-18

Dario Fo. Lazzi, Sberleffi, Dipinti
Palazzo Reale, Milano,
Fino 3 giugno 2012
Più di 400 opere. Sì perché Fo, oltre a tutte le sue arti è anche pittore da sempre. Un amore antico e sempre giovane che dai primi dipinti ad olio su tela, si espande e si realizza anche con collage ed arazzi, altre tecniche fino ad arrivare agli ultimissimi monumentali acrilici. Incontenibili la vivacità, la fantasia, la grazia, la forza, il dialogo forte e appassionati. Una voce intensa ed affettuosa che non rinuncia a dire la sua, a offrire la sua visione estrema ma sincera della vita e del mondo.

Canaletto, il quaderno veneziano
Palazzo Grimani, Venezia
Fino al 1 luglio 2012
Nella cornice straordinaria delle sale di Palazzo Grimani, la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano” dedicata al celebre Quaderno di schizzi di Canaletto, un unicum nella storia dell’arte del Settecento, codice mai visibile al pubblico, ora presentato assieme a ventiquattro disegni di antica provenienza veneziana, appartenenti a collezioni pubbliche e private, per la prima volta insieme. Il progetto espositivo è a cura del Direttore del Gabinetto dei Disegni delle Gallerie dell’Accademia, Annalisa Perissa Torrini, programmato nell’ambito della valorizzazione del fondo grafico, promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare e prodotto da Venezia Accademia con il contributo di Save Venice Inc. La mostra indaga il modus operandi dell’artista, definendone la concreta operatività nella fase di costruzione grafica e stabilisce il ruolo svolto dalla camera ottica nell’ideazione e realizzazione delle vedute di Venezia.

Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del nuovo mondo
Palazzo Strozzi, Firenze
Fino al 15 luglio 2012
Il punto di forza e il centro della mostra William Merrit Cassat e Frederick Childe Hassam, che seguono nell’ itinerario espositivo James Abbott, Jhon Singer ,Sargent, Mary Cassat. Ma quanti,pur non aderendo all’espressionismo furono di fatto maestri di dei giovani esponenti della corrente più amata come Tomas Eakins ,Williams Morris Hunt e John La Farge. Elegante, vagamente sofisticata, piacevolissima e ben allestita. Da vedere!

Tim Burton, l’exposition
Cinémathèque Française, Parigi
Fino al 5 agosto 2012
Per la prima volta in Europa il fantastico mondo del regista americano Tim Burton: una giostra surreale di poesia e humour nero.Film dell’orrore amati da tutti, bambini compresi, afferma lo stesso regista, cresciuto e vissuto in tranquillità con amici quali alieni, esseri dell’oltretomba, la sposa cadavere, Edward mani di forbice, ecc. “Non ho mai voluto fare qualche cosa di oscuro. Io personalmente guardavo fin dall’orrore fin dall’età di tre anni; nessuno meglio dei bambini sa ciò che è accettabile”. Disegni, quadri, sculture: un’esposizione che ha stupito Burton venuto ad inaugurare in una Parigi in festa per questo maestro del cinema., che ha raccontato come i suoi mostri siano sempre nati prima dai suoi disegni e i suoi film siano stati prima solo schizzi e macchie su carta. “Più che parlando i miei film sono nati, disegnando.” Come dicono in molti, il cinema raccoglie tutte le arti?