12 Mag Felice Casorati. Il concerto della pittura. Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma)
Fino al 2 luglio 2023
DIPINTI IN MUSICA: UN FELICE BINOMIO
Una mostra sinceramente antologica, con oltre 80 opere, molte delle quali capolavori che è difficilmente possibile vedere insieme. Questo il merito dei tre curatori Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Stefano Roffi e, logisticamente e materialmente, della Fondazione, che hanno raggiunto così il difficile obiettivo di mostrare la produzione di Casorati in una inconsueta completezza, indugiando sui vari periodi temporali e sulle tematiche e figure predilette. Un racconto affascinante e mirabilmente lungo ed esauriente: dal 1907 al 1960. Una contemporaneità ancora intatta!!!! Quasi debuttante alla Biennale di Venezia del 1907, con il Ritratto della sorella Elvira; cui fecero seguito anno per anno Le ereditiere del 1910 e Notturno del 1912-13. Apparvero subito dirompente i suoi modelli raffinati, il suo naturalismo e simbolismo fusi in un unico stile elegantissimo e quasi classico, fino all’apparire delle fronde Secessioniste. Da qui l’accostamento, un po’ forzato, a Klimt. Certo è che lo studio e la predilezione per le figure femminili, spesso affacciate da interni chiari e luminosi, le rendevano enigmaticamente tranquillizzanti, quasi certe della loro postazione; come ne Le Signorine (1912). Negli Anni 20 a livello europeo una nuova classicità induce anche Casorati a svoltare lo sguardo verso una sorta di metafisica, silenziosa e malinconicamente ordinata. Emblematiche e bellissime: Fanciulla col linoleum, Maschere, Concerto, Conversazione platonica. E come dimenticare Silvana Cenni del 1922, un dipinto che omaggia Piero della Francesca, così realistico e minuzioso da confondere mente e cuore…e retaggi storici!!! Casorati era diviso in due: metà pittura e metà musica; cercò così di avvicinarsi, a livello immaginario, alla personalità complessa di Luigi Magnani, il fondatore della Fondazione Magnani-Rocca, che era appunto collezionista e musicista. In particolare, il dipinto Beethoven del 1928, voleva sottolineare la passione di Magnani per il grande compositore tedesco. L’intensa attività di Casorati come scenografo teatrale è documentata da un corpus di bozzetti e figurini del Teatro alla Scala di Milano. Una mostra esaustiva quindi, non solo del genio artistico, ma anche dell’anima complessa, articolata, ricca e meravigliosamente artistica di Casorati!
Info: Fondazione Magnani-Rocca
Didascalia dell’immagine in alto: Felice Casorati, Le signorine, 1912
Felice Casorati, Le mele verdi, 1932
Felice Casorati, Le due sorelle (Libro aperto e libro chiuso), 1921
Felice Casorati, Beethoven, 1928
Felice Casorati, Fanciulla col linoleum, 1921
Felice Casorati, Silvana Cenni, 1922