10 Ott Favoloso Calvino. Il mondo come opera d’arte. Carpaccio, De Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri. Scuderie del Quirinale, Roma
Fino al 4 febbraio 2024
AFFABULATORE ARISTOCRATICO E FAVOLISTICO
Immenso Calvino: quasi tutti i suoi scritti, quasi tutti i quotidiani e pubblicazioni in genere, più televisioni, radio podcast, siti più o meno ufficiali o alternativi, sociale ecc. ecc. Tutti hanno voluto ricordare Italo Calvino a 100 anni dalla sua nascita. Considerato da sempre un intellettuale un po’ aristocratico e distante dalle folle, ha comunque avuto lettori, estimatori, amanti del suo stile, anche del suo look. Elegante ed italianissimo nel procedere con classe in una carriera letteraria frastagliata ma di successo. Oggi è quasi pop… o quasi rock? Insomma lo amano tutti, anche i bambini. Pieno di fantasia creativa ma non immaginifica, favolosamente acuto ma mai misterioso; la sua era una capacità di concretizzare, di dare forma e corpo e fisicità alle parole. Ed ecco ora arriva questa bella mostra alle Scuderie del Quirinale che, con un coraggioso progetto di Mario Barenghi, ripercorre la vita dello scrittore con 400 opere.
Da De Chirico, Levi e Salgado; da Luzzati a Dion, ma anche il famosissimo arguto-pensoso ritratto che gli fece Tullio Pericoli. Il rapporto che ebbe con le arti visivo fu vivido e fremente. Un sentimento stretto che si concretizzò anche con l’elaborazione di testi critici per personalità forti come Enrico Baj; ma anche con l’inserimento di opere importanti in alcuni suoi libri, come quelli, dei primi anni, usciti con la Casa Editrice Einaudi. In particolare vanno ricordati Bruegel, Picasso, Klee e Fausto Melotti. Influenza e passione reciproche, amori sempre ricambiati e riscontrabili anche da alcune memorabili copertine.
Per Calvino l’arte rappresenta pertanto un’inesauribile miniera di ispirazioni dalla quale lo scrittore attinge fino alla fine della sua vita. In mostra le installazioni direttamente ispirate ai suoi libri, pensate e create per l’occasione da artisti viventi come Emilio Isgrò. E ancora le esperienze artistiche più recenti, palesemente vicine all’immaginario calviniano, come quelle di Giuseppe Penone ed Eva Jospin.
Info: Scuderie del Quirinale
Didascalia dell’immagine in alto: Vittore Carpaccio, San Giorgio che uccide il drago e quattro scene del suo martirio, 1516
Tullio Pericoli, Italo Calvino, 1987
Emanuele Luzzati, Il visconte dimezzato, 1975
Mark Dion, Between Voltaire and Poe, 2016
Pedro Cano, Fedora da Le città invisibili