17 Nov ESCHER. Palazzo Ducale, Genova
Fino al 20 febbraio 2022
LO STUPORE È IL SALE DELLA TERRA
A Palazzo Ducale di Genova la più grande e completa rassegna dedicata all’artista olandese Maurits Cornelis Escher. Una sede importante, che è solo uno dei meravigliosi antichi Palazzi che fanno unica questa città; quasi tutti restituiti alla loro bellezza originaria. Con oltre 200 opere e i lavori più rappresentativi come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, l’itinerario (meglio dire però un vero e proprio allestimento) accompagna passo passo il visitatore e lo introduce all’interno di un percorso appositamente studiato per poter conoscere le varie fasi, anche temporali (vere e proprie stagioni) del lavoro-produzione. Per la prima volta anche inedite sale immersive e strutture impossibili messe a confronto con opere di grandi artisti visionari come Giovanni Battista Piranesi (1720 – 1778) e di Victor Vasarely (1906 – 1997). Si può entrare così nell’immaginifico universo escheriano: tra arte, matematica, scienza, fisica, natura e design. Un evento per conoscere più da vicino un artista inquieto e riservato e per misurarsi attivamente con i tantissimi paradossi prospettici, geometrici e compositivi che stanno alla base delle sue opere. Otto sezioni (L’Italia; Tassellazione; Metamorfosi; Struttura dello spazio; Paradossi geometrici; Lavori su commissione; Eschermania) permettono di scoprire il suo percorso artistico, dalle prime opere giovanili a quelle del periodo più maturo. A lui, artista sui generis che amava dire “lo stupore è il sale della terra”, si deve il merito di aver amplificato le possibilità immaginative della grafica e aver donato lo stupore a tutti coloro che osservano la sua opera. Poliedrico e contemporaneo al suo tempo, fu capace di anticipare intere correnti artistiche come quelle del Surrealismo e dell’Optical Art di cui può essere considerato un esponente ante litteram.
Info: Palazzo Ducale
Didascalia dell’immagine in alto: Metamorfosi II, 1939-1940
Mani che disegnano, 1948
Su e giù, 1947
Castello in aria, 1928
Alcune immagini relative all’allestimento: