20 Mag Elmgreen & Dragset. Useless Bodies? Fondazione Prada, Milano
Fino al 22 agosto 2022
DA PRADA IL CORPO È GIÀ NEL FUTURO
Fondazione Prada sempre “avanti”, sorprendente, vivace, interessante. Non smentisce mai la sua vocation, ma forse anche la sua mission di spingere verso il meno noto, verso quello che deve ancora sedimentare ma che ha valenza culturale alta. Certamente “Useless Bodies?”, una mostra del duo di artisti Elmgreen & Dragset, a Milano per tutta questa caldissima estate non smentisce ma sottolinea questo stile inconfondibile, conservatore e trasgressivo allo stesso tempo. La loro carriera è internazionale e non abbandona l’originale provenienza scandinava. Temi come la crescita, l’identità, i differenti modi di vivere in pubblico e in privato: una totale esplorazione del corpo nell’era post-indusriale. Come hanno dichiarato Elmgreen & Dragset, “I nostri corpi non sono più i soggetti attivi delle nostre esistenze. Diversamente da quanto accadeva nell’era industriale, oggi non generano più valore all’interno degli avanzati meccanismi produttivi tipici della società contemporanea. Si potrebbe addirittura affermare che le nostre identità fisiche siano diventate più un ostacolo che un vantaggio. Nel 19° secolo il corpo produceva i beni di consumo, mentre nel secolo successivo ha assunto prevalentemente il ruolo di consumatore. Nel primo ventennio del 21° secolo il corpo detiene lo status di prodotto i cui dati vengono raccolti e venduti dalle Big Tech. In un’epoca in cui la mercificazione dei dati personali da parte delle aziende tecnologiche è di dominio pubblico – seppur inutilmente – e l’influenza di queste organizzazioni su ogni aspetto della nostra vita è sempre più dilagante, ci fa un po’ paura pensare al ruolo futuro dei nostri corpi.” Siamo tutti cambiati; dalle condizioni di lavoro alla salute fino alle relazioni interpersonali e al modo in cui registriamo le informazioni. Il progetto affronta anche le modalità con cui gli individui si adattano fisicamente a un mondo sempre più dominato da un immaginario bidimensionale, in particolare in riferimento dell’attuale pandemia. Entrando in mostra al piano terra del Podium, sculture classiche e neoclassiche sono associate a opere di Elmgreen & Dragset per formare una costellazione di lavori provenienti da epoche diverse. La sovrapposizione di sculture storiche e contemporanee mette in luce similitudini e differenze nelle modalità di riproduzione del corpo umano attraverso la pratica scultorea degli artisti nei diversi secoli. Il secondo piano del Podium è invece convertito in un ampio ufficio abbandonato, un’immagine legata al mutamento del ruolo del corpo nel contesto professionale. L’installazione consiste nella ripetizione di file infinite di postazioni lavorative. Nella galleria Nord il pubblico si immerge nella visione futuristica di un ambiente domestico: un’inquietante fusione tra un bunker, un’astronave e un laboratorio che costituisce una dimora inabitabile di estrema vanità. Infine nella Cisterna Elmgreen & Dragset esplorano come le industrie del benessere, del tempo libero e della salute ci spingano a uniformarci a nuovi ideali fisici.
Info: Fondazione Prada
Immagine in alto: Elmgreen & Dragset – Photo Elmar Vestner
L’allestimento: