12 Ago Eliseo Mattiacci: fermare la bellezza. Molo di Ponente, Pesaro
PESARO CITTÀ DELLA CULTURA 2024
Pesaro città cosmica, dell’approccio scarno e laico alla cultura, della scultura pura, vera essenziale. Questo ritratto di Michele Alberto Sereni ad Eliseo Mattiacci sprigiona forza, vita, voglia inesauribile di acchiappare la bellezza, fermarla e farla propria. Tutto questo scatena in me, in noi, oggi, Pesaro città della cultura 2024. E’ per me importante rimarcare come questa spinta a fare, a promuovere, a spiccare il volo sia comune a quasi tutti gli artisti più o meno definiti della scuola pesarese da Pomodoro a Vangi. Una immagine, uno “scatto” non fotografico che la città ha sempre avuto rispetto ad altre delle stesse dimensioni. Piccola città grandi persone; piccola città forte comunicazione; piccola città bacino ideale per creare comunità, condivisione, innovazione sociale. Non possiamo immodestamente esimerci dal ricordare le incursioni professionali, ma soprattutto amichevoli, che questa redazione ha avuto con Pesaro e i suoi scultori. A iniziare da Arnaldo Pomodoro, passando per Loreno Sguanci fino ad Agapito Miniucchi, Walter Valentini, Giuliano Vangi e Paolo Icaro. Indimenticabile per noi una bella mostra alla “Pescheria” (centro Arti visive Pescheria), con l’appoggio di Silvia Cuppini, e i ritratti fotografici di Emanuela Sforza … nei loro atelier. E’ anche divertente e piacevole per il nostro staff confrontare lo sguardo della Sforza sui volti e sulle mani degli scultori, da quello molto più sereno, appunto, di Sereni. Altra generazione di fotografi? Certamente sì, ma anche grande capacità di ampliamento di innovazione, di aggiornamento (che non è adeguamento), verso il nuovo e verso la ricerca, sempre e comunque, della libertà attraverso l’arte. Infatti se Pesaro, ha saputo fare del “Rossini Opera Festival” un laboratorio permanente non solo di storia della musica, ma un palcoscenico dell’attualità, lo si deve, per buona parte, a questa incessante ricerca. E quindi io mi fermo qui. Ci fermiamo qui. Parlano le foto della Sforza e di Sereni. Non un passaggio di testimone: solo un amore che non finisce ma si trasforma, si apre a quel cosmo ancora in parte misterioso che è la sede dei sentimenti. E non può non essere l’arte. Pesaro città della cultura, anzi della scultura 2024.
Info: Comune Pesaro
Didascalia dell’immagine in alto: foto Sereni – Eliseo Mattiacci, Molo di Ponente, Pesaro, 2005 ph Michele Alberto Sereni
Arnaldo Pomodoro
Loreno Sguanci
Giuliano Vangi