27 Ott Dirà l’argilla. La mano, la terra, il sacro
Mostra di Paolo Annibali
Ancona, Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana
Fino al 15 Febbraio 2015
Interventi di Flaminio Gualdoni e Erri De Luca
La terra è elemento vitale, semplice, plasmabile, duttile, tenero e forte, materno. Paolo Annibali ama e lavora l’argilla da sempre: Come un antico plastificatore in un gioco di suggestione archeologica; raccorcia la distanza tra il mito d’una bellezza assoluta e la quotidianità. Per il suo tempio al nulla, sceglie la terra perché la terra è la materia disponibile a tutte le forme, ripostiglio di tutte le memorie,” E’ questa la prima volta che un artista pensa e realizza le sue opere per la lettura tattile. Un traguardo per il Museo Omero di Ancona: finalmente forme e volumi prendono corpo in modo nuovo e totalmente accessibile, fruibile, godibile da tutti.
L’arte contemporanea, così come viene indicata, è certamente un’espressione estetica che raccoglie, mobilita ed enfatizza (e spesso si propone) di sollecitare tutti e cinque i sensi: arte sensoriale, percettiva, totale. E questa mostra “DIRÀ L’ARGILLA la mano, la terra, il sacro”, con oltre 20 grandi sculture in terracotta è tutta da vedere e da toccare, fruibile da parte di visitatori vedenti e non vedenti perche anche i 20 disegni a china saranno realizzati in 3D. Annibali ci porta in un suo ipotetico tempio, un tempio al nulla, privo di architetture e di eroici miti, popolato di figure femminili dense di attualità impegnate in gesti della normale quotidianità, come il truccarsi o specchiarsi, o scrutare il segno della vita nelle linee della mano. Le grandi sculture in terracotta sono inconsuete, disperatamente attuali, prive di enfasi eppure fortemente attrattive e seducenti nel loro silenzio spaziale. Da non perdere anche gli interventi di Flaminio Gualdoni ed Erri De Luca nel bel catalogo acquistabile in mostra e in libreria.
Info: Museo Omero
Info: Exibart