13 Mar De Nittis. Pittore della vita moderna. Palazzo Reale, Milano
Fino al 30 giugno 2024
Sono stati necessari molti decenni, vari studi, vari riscontri e molti confronti per attribuire a Giuseppe de Nittis il rilievo che merita, soprattutto a scoprirne l’originalità ed individualità nella rappresentazione del mondo del suo tempo. Banalmente si disse, e si ripete ancora, che si tratta dell’artista che ha saputo reggere il confronto con Monet: un quasi proverbio popolare che però supera anche il tribunale della critica a largo raggio. Sì, perché oggi la mostra a Palazzo Reale, con gli oltre circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, riconferma come l’inevitabile testa a testa anche con Degas e gli impressionisti in genere, e come sia riuscito a “conversare”, con toni e parole differenti, a ribaltare in modo rivoluzionario il concetto stesso dell’arte pittorica, facendo rotolare velocemente quella sorta di classifica qualitativa dei vari generi per ricercare l’autonomia culturale e personale dell’arte. Questa forse è stata la finalità della modernità. Va certamente rilevato come tutti i pezzi esposti siano frutto di una seria e grande ricerca capillare. Troviamo infatti arrivi da: Musée d’Orsay el Petit Palais di Parigi, Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunquerke, Uffizi di Firenze; – oltre all’imperdibile gruppo conservato alla GAM di Milano e una selezione dalla Pinacoteca di Barletta, (la sua città) che ne custodisce moltissime, dopo il lascito della vedova Léontine. De Nittis è stato certamente il più grande degli italiani a Parigi. Si è sempre sentito profondamente parigino di adozione, affrontando temi, come il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna, lungo le strade delle due metropoli da lui abitate, città che allora erano grandi capitali europee dell’arte: Parigi e Londra. Ha saputo rappresentare con le due metropoli, in una straordinaria pittura en plein air, i luoghi privilegiati della mitologia della modernità, che saranno collocati al centro di un percorso espositivo che si sviluppa lungo un arco temporale di vent’anni, dal 1864 al 1884, ricostruendo un’avventura pittorica assolutamente straordinaria, conclusasi con la sua scomparsa a soli 38 anni di età. La sua contemporaneità è dimostrata anche dalla sua puntuale partecipazione ai Salon parigini, la prima mostra degli Impressionisti nel 1874 e le grandi Esposizioni Universali, che lo avevano già consacrato come uno dei maggiori protagonisti della pittura dell’Ottocento europeo. Rivedere come eravamo, e come in parte ancora siamo, preda del mito del modernismo: è forse questo lo sguardo giusto per visitare la bella mostra di Milano?
Info: Palazzo Reale
Didascalia dell’immagine in alto: Giuseppe De Nittis, Pranzo a Posillipo, 1879 ca
Giuseppe de Nittis, Il kimono color arancio, 1883-1884
Giuseppe de Nittis, Il salotto della principessa Mathilde, 1883
Giuseppe de Nittis, Signora col cane, 1878
Giuseppe de Nittis, Westminster, 1878
Giuseppe de Nittis, Perla e conchiglia, 1879