30 Ago BOTERO. Palazzo Pallavicini, Bologna
Fino al 12 gennaio 2020
INVENTÒ LA REALTÀ AUMENTATA PRIMA DELLA TECNOLOGIA
Antonio Botero: la sua è una realtà aumentata che ci insegue da molti decenni, ancora prima dell’avvento della specifica tecnologia con la quale oggi si può’ ammirare un oggetto,un film, ecc. Ma le sue storie, i suoi protagonisti sono persone da lui amate ed osservate tanto a lungo da prendere volumi inusitati, accentuare colori, definire spazi fantastici. Quando apparvero nel panorama internazionale le prime opere, in molti hanno cercato di cogliervi uno sguardo critico, anche se pacatamente ironico. Ma non è così. Botero è innamorato delle sue donne ricciolute con seni incontenibili, degli atleti del circo che fluttuano in aria, dei sacerdoti impacciati e buffi. Per lui la vita è una canzone a gola spalancata e il mondo ha timbri poetici anche se difficili da cogliere. Il corpus della mostra è costituito da 50 opere uniche, comprendenti una serie di disegni realizzati a tecnica mista e un pregiato insieme di acquerelli a colori su tela. L’esposizione, articolata in sei sezioni, rispetta i temi cari all’artista, regalando una bellezza fatta di volumi abbondanti, colori avvolgenti e iconografie originali. Tra atmosfere oniriche e realtà fiabesca, classicità italiana e cultura sudamericana, Botero affascina chi lo guarda e spegne ogni velleità psicanalitica poiché la sua realtà aumentata è vera e sincera.
Info: Palazzo Pallavicini
Didascalia dell’immagine in alto: Fernando Botero, Flying trapeze, 2007
Fernando Botero, Ecce homo, 1997 – Man in profile, 2002
Fernando Botero, Circus act, 2007 – Pierrot, 2007
Fernando Botero, Contorsionista, 2008
Fernando Botero, Eveque, 2004