01 Ott BOTERO. Palazzo Bonaparte, Roma
Fino al 19 gennaio 2025
LA MALINCONICA BELLEZZA DELLE SINUOSITÀ FEMMINILI
Morto da appena un anno, Fernando Botero persegue il suo racconto: una umanità sorridentemente malinconica ritratta sapientemente con una veridicità persino un po’ cinica. Queste e tante altre sono state le lettura che in questi lunghi anni di successi, di applausi, e di critiche lo hanno raggiunto, ma mai scalfito. In più di 90 anni Botero non ha mai cambiato strada; sviluppando ed elaborando, a volte superando le sue famose rotondità femminili, ma sempre restando fedele al carattere colombiano. Sono oltre 120 le opere che raccontano, nelle prestigiose sale di Palazzo Bonaparte, i 60 anni di carriera di uno degli artisti più importanti del XX secolo; una retrospettiva curata dalla figlia Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera. Tra dipinti, sculture e acquerelli, emerge prepotente il linguaggio del pittore colombiano, con opere di medie e grandi dimensioni che rappresentano la sontuosa bellezza del suo “universo donna”. Da non perdere saranno le versioni di capolavori della storia dell’arte, come le Menine di Velázquez e la Fornarina di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e Van Eyck. E ancora, temi classici come il circo e la corrida, quest’ultimo forse il tema più interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell’arte, da Goya a Picasso. La mostra si chiude con gli ultimi anni con la sperimentazione e inedite tecniche dell’artista (dall’anno 2019 circa) per una serie di acquerelli su tela ispirati ai temi familiari che rivelano l’aspetto più intimo e personale dell’artista. In passato pensare a Botero significava pensare a ragazze tondeggianti, colorate, abbondantemente sinuose, in movimenti leggeri ed aggraziati… insomma tutto ci spingeva a sorridere. Oggi, dopo un secolo di “finte allusioni” ad una felicità fisica irraggiungibile… Botero ci rende pensierosi????? Questa una tra le sue celebri frasi, che conferma il nostro dubbio.- “Bisogna descrivere qualcosa di molto locale, di molto circoscritto, qualcosa che si conosce benissimo, per poter essere compresi da tutti. Io mi sono convinto che devo essere parrocchiale, nel senso di profondamente religioso legato alla mia realtà, per poter essere universale.”
Info: Palazzo Bonaparte
Didascalia dell’immagine in alto: Fernando Botero, Il Presidente e il suo gabinetto, 2011
Fernando Botero, Ballerina alla sbarra, 2001
Fernando Botero, Donna del circo su trapezio, 2007
Fernando Botero, Il picnic, 1989
Fernando Botero, clown sui trampoli, 2002
Fernando Botero, Omaggio a Mantegna, 1958
Fernando Botero, Dopo Piero della Francesca dittico, 1998