08 Mar Biennale d’Arte di Venezia, 2022
PER LA PRIMA VOLTA UNA DONNA ALLA GUIDA
La 59esima edizione della Biennale d’Arte ha aperto le porte sabato 23 aprile: i veneziani fanno festa e la laguna viene presa d’assalto dai turisti. Ma la tragedia bellica è tangibile. Il Padiglione Russia non c’è perché il curatore si è dimesso in segno di protesta contro la guerra in Ucraina, e gli artisti hanno appoggiato questa scelta. Segno che nemmeno l’arte non è immune dalla guerra. Ma questa resta comunque un’edizione dei grandi numeri, sotto il segno della ripartenza. Per la prima volta nella storia dell’Esposizione, a curare la più importante rassegna d’arte del mondo sarà una donna: Cecilia Alemani. “Come prima donna italiana a rivestire questa posizione – dice la curatrice – mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”.
Ci sono 213 artiste e artisti provenienti da 58 nazioni, la maggior parte di questi, 180, sono alla loro prima partecipazione alla Mostra Internazionale e le opere esposte sono 1433 di cui 80, davvero tante, sono nuove produzioni.
Il titolo di questa edizione, Il latte dei sogni, titolo che arriva da un lavoro di Leonora Carrington. Sempre Cecilia Alemani ci ricorda cos’è la Biennale di Venezia: un’istituzione culturale all’avanguardia nella ricerca e nella diffusione delle nuove tendenze artistiche contemporanee. Da una parte infatti troviamo moltissimi lavori di giovani ancora sconosciuti al grande pubblico. Dall’altra la fortissima predominanza femminile di artiste in mostra, un segnale di come stia cambiando il panorama dell’arte contemporanea. Ma non solo, perché Cecilia Alemani è andata a riscoprire anche nomi trascurati del passato, sembra svelarci che per anni molte artiste non hanno avuto il giusto rilievo.
A livello di contenuti la mostra oltre a mettere in discussione la centralità della figura dell’uomo, mostrando un universo di possibilità, si muove lungo tre temi che non sono necessariamente delle sezioni: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi, la relazione tra individui e tecnologie e i legami con la terra. Una delle caratteristiche inedite è la scelta di avere cinque mini mostre all’interno del percorso espositivo. All’interno di ognuna di queste stanze, dove si apprezza il bel lavoro di allestimento dello studio Formafantasma, sono raccolte oltre 30 opere di artiste di ogni epoca, in un caso si arriva anche al 1700. Alemani le chiama ‘capsule del tempo’ perché i lavori esposti mostrano forti contatti con quelli contemporanei in un dialogo continuo attorno alle tematiche raccontate dalle opere esposte.
Altra novità rilevante riguarda quanto dura la Biennale Arte di Venezia 2022 che, con questa edizione, arriva a sei mesi di apertura per la prima volta nella sua storia. Le date di apertura della Biennale Arte di Venezia sono dal 23 aprile 2022 al 27 novembre 2022. Si aggiunge un nuovo ingresso ai Giardini della Biennale di Venezia, alle spalle del Padiglione Venezia. Oltre a quello aperto lo scorso anno oltre il Giardino delle Vergini e quelli più noti ai Giardini e all’Arsenale.
Info: Biennale Arte 2022
Cecilia Alemani – Photo by Andrea Avezzù Courtesy La Biennale di Venezia