21 Dic Auguri
Pieter Paul Rubens, Notte – Adorazione dei pastori, 1608, particolare
Si deve alla lungimiranza e all’occhio infallibile di Roberto Longhi, che visitò la città di Fermo nel 1927, se nella chiesa di San Filippo venne riconosciuto, dopo tre secoli di scarso interesse da parte degli studiosi locali, un capolavoro del periodo italiano di Peter Paul Rubens, la celeberrima “Notte” che i documenti successivamente recuperati da Michel Jaffè confermarono all’artista anversese collocandone l’esecuzione nel 1607. Rubens si trovava in quegli anni a Roma, preso dalle visite ai principali monumenti dell’Urbe ma anche dallo studio dei dipinti dei giovani artisti che si affacciavano alla ribalta dell’arte, come Caravaggio, ed era reduce da un insuccesso cocente per avere eseguito una pala d’altare non pienamente apprezzata dai Filippini di Roma: per consolare l’artista, il padre generale dell’Ordine, Flaminio Ricci caldeggiava il nome del pittore fiammingo affinché eseguisse un dipinto per la chiesa filippina di Fermo. Nasceva quindi da questi presupposti il capolavoro italiano di Rubens, “L’Adorazione dei Pastori“, l’opera nella quale sembrano concentrarsi gli studi compiuti sui dipinti di Correggio, di Tiziano e dello stesso Caravaggio del quale Rubens intuì subito la grande carica innovativa.
Pieter Paul Rubens, Notte – Adorazione dei pastori, 1608, Fermo, Polo Museale Palazzo dei Priori – Pinacoteca,
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