28 Nov ARTEVAGANDO A DUE VOCI …. Gaetano Lapis a Cingoli
Ancora i nostri viaggiatori dell’arte: la giornalista Loredana Cinti con l’audio intervista a Giancarlo Mandolini, responsabile Beni Culturali dei Frati Minori della Provincia Picena San Giacomo della Marca. Luoghi da riscoprire e artisti da tornare ad amare e studiare. In questa verde regione si possono ancora incontrare molte sorprese. Ritroviamo Gaetano Lapis a Cingoli con i suoi colori splendidi quasi esuberanti e sempre regali.
Nella contrada, anticamente “Colle della Luce” verso ponente, poco sottostante alla città di Cingoli, sorge il convento di San Giacomo Apostolo, dove risiede una piccola comunità di Frati Minori delle Marche ed alcune Sorelle del SS. Nome di Gesù (che accolgono e si prendono cura di mamme con bambini ed animano varie iniziative, quali il Presepio e la Passione vivente).
Il Convento, in origine era un monastero di Monache Cistercense, successivamente abbandonato. Gli abitanti di Cingoli, devoti a San Giacomo della Marca, acquistarono il Monastero, lo restaurarono e ne fecero dono ai Frati Minori.
All’interno della Chiesa di San Giacomo Apostolo, in Colle Luce, di classica e slanciata architettura, è collocata la Pala “Immacolata e i Santi Luigi di Francia e Elisabetta di Ungheria”, di Gaetano Lapis (Cagli 1706 – Roma 1773). Una Immacolata dal tono regale, orante ma seduta sul trono al centro di una struttura piramidale. Si tratta infatti di un olio su tela di grandi dimensioni, metri 2,92×1,63. Maria non è per nulla austera, ma è vivace e coloratissima, come imposto dalla cromia di luce e dai toni forti e sgargianti… forse, come dice Mandolini, anche troppo sfavillante! Ma questo è Lapis, il suo tempo e la sua pur sempre intensa bellezza!
FOTO IN ALTO: DALL’ARCHIVIO PERSONALE DI GIANCARLO MANDOLINI
Ascolta l’audiointervista di Loredana Cinti