Alfredo Camisa. Un decennio da ‘amatore impegnato’ nella fotografia italiana. Palazzo Bisaccioni, Jesi

Alfredo Camisa. Un decennio da ‘amatore impegnato’ nella fotografia italiana. Palazzo Bisaccioni, Jesi

Fino al 10 novembre 2024

10 ANNI PER CAPIRE IL PROFONDO DELL’UMANO

Tra Bologna, Senigallia e Jesi una perfetta sinergia ha consentito di realizzare una importante mostra, che possiamo definire fotografica solo in senso riduttivo, che ci restituisce un artista emblematico nel panorama artistico del dopoguerra: Alfredo Camisa. Poter osservare a lungo, con tutta calma ed attenzione dal clamor estivo di spiagge assolate gli scatti del maestro bolognese si deve infatti all’omonimo Archivio fotografico, alla Fondazione cassa di Risparmio di Jesi e al Comune di Senigallia, sempre più città della fotografia e da cui provengono le immagini in mostra. Nonostante il breve periodo durante il quale Camisa si è dedicato alla fotografia, circa un decennio come recita appunto il titolo, il suo impegno, il suo sguardo acuto e volitivo, la sua mobilità spaziale e temporale realizzano una vera e propria indagine sugli aspetti più intimi dell’uomo, cogliendo situazioni intime umanissime. Nessun pietismo il suo, ma contenuta ed umile comprensione di vicende e persone. La sua fotografia fu impegno sociale diluito dall’ironia, i suoi contrasti sono il risultato di un’attenta ricerca formale in cui tutte le componenti sono misurate con precisione da chimico, quale era. Gli scatti vengono presentati nel percorso raccolti in serie: il visitatore passeggiando per la sala si immergerà dapprima nelle Bancarelle di Milano, passando per le Impressioni del Sud si soffermerà su Ritratti, dopo una breve sosta Dietro le quinte del Piccolo Teatro compirà un viaggio con Scatti oltre confine, visitando gli U.S.A. e la Libia.
Bolognese d’origine, arrivò nelle Marche grazie alla collaborazione con il Gruppo Misa, fondato da Giuseppe Cavalli, dove strinse amicizia con Piergiorgio Branzi, Mario Giacomelli e Ferruccio Ferroni, contribuendo alla costituzione dell’archivio storico del Gruppo. Si avvicinò alla fotografia perché affascinato dall’arte, iniziò seguendo la moda del tempo, deluso dalla monotonia del genere sentì l’esigenza di superare le ovattate nature morte; in lui si mostrava già un forte spirito d’avanguardia. La carriera da fotografo fu una parentesi, fotografò per circa un decennio, poi smise, amareggiato dalle limitazioni del professionismo. Evidente e apprezzabilissima la curatela di Marta Camisa, direttrice dell’Archivio dell’artista.

Info: Comune di Jesi

Didascalia dell’immagine in alto: Alfredo Camisa, Siesta in Sicilia, 1957

 


Alfredo Camisa, Mercati all’aperto, 1956


Alfredo Camisa, Lo sportello nel bosco lotto, 1958


Alfredo Camisa, L’uomo del bersaglio


Alfredo Camisa, Clowns


Alfredo Camisa, senza titolo