Alex Katz. La Vita Dolce. Mart, Rovereto

Alex Katz. La Vita Dolce. Mart, Rovereto

Fino al 18 settembre 2022

IL PITTORE AMERICANO CHE DIPINGE SOLO CHI AMA

Il 2022 è l’anno di Alex Katz: numerose sono le grandi monografie dedicate all’artista novantaquatrenne, come quella del Guggenheim di New York (dal 16 agosto), quella della Fondazione Thyssen-Bornemisza di Madrid (dall’11 giugno) e questa del Mart, ideata da Vittorio Sgarbi. Imponente la sua carriera con più di 250 personali e 500 collettive. Da settant’anni ci accompagna sempre con grande energia. Alex, che dipinge solo chi ama non è una frase fatta ma una tangibile realtà. Scrive Sgarbi “E’ un tempo perfetto in cui tutto è fermo, in una eterna primavera, in una giovinezza senza fine. Tutto è immobile in Katz, le persone e la natura. Le donne sono eternamente giovani, la vita è sempre felice, gli animi sono imperturbabili. Katz è il pittore della atarassia”. Incantevoli opere rappresentano la moglie Ada, le amiche Ursula e Tiffany; ma non manca “ Song” , un enorme paesaggio al tramonto che consiste in una tela lunga 7 metri con tronchi neri e un cielo arancione-giallo. Sì perché il colore, anzi la magia dei colori, non sono mai casuali, come essere a teatro. Aveva approcciato negli anni ‘40 il disegno, ma poi Katz affronta la pittura realistica, adoperando il colore per definire i personaggi, e pur non usando sfumature e attenuanti, sa cogliere e riprodurre ciò che lo circonda. Ma solo quando qualcosa gli piace intensamente, lo attira e suscita amore e calore. Il suo soggetto preferito resta la moglie, unitamente a Ursula e Tiffany. E’ significativo ricordare che a New York (nel 2017) sono riusciti ad unire 40 tele per Katz paints Ada. Sempre deciso ed ostinato, si è rifiutato di ritrarre personaggi famosi, preferendo figure femminili che lo incuriosiscono su sfondi di colore pieno, compatto, duro che rendono il tutto inconfondibile. Memorabile anche l’effetto del sorriso di Ursula in mezzo agli ospiti di un party (siamo in After Hours nel 1993): le labbra più che rosse sono magnetiche e i contrasti cromatici veramente impossibili per qualsiasi altro artista! Negli anni 60 poi arrivano il cinema, la televisione, la pubblicità. Ma Katz non è un semplice Andy Warhol e sbaraglia tutti inventando ritratti di piccoli gruppi, imitando i frame dei film, dove però i protagonisti sono sempre le persone che ama e conosce bene. La sua è un’arte raffinata e fortemente coerente con se stessa, non presuppone l’azione, ma la contemplazione. Distante dagli “intellettualismi”, descrive la vita per quella che è, alla ricerca della bellezza e dell’armonia.

Info: Mart

Didascalia dell’immagine in alto: Alex Katz, After hours, 1993

 

Alex katz, Woods, 2004


Alex Katz, Libby, 1991


Alex Katz, Song, 2003


Alex Katz, Kirsten in chair, 2006


Alex Katz, Yellow house, 2001