Guercino. Il mestiere del pittore. Musei Reali, Sale Chiablese, Torino

Guercino. Il mestiere del pittore. Musei Reali, Sale Chiablese, Torino

Fino al 28 luglio 2024 – Prorogata al 15 settembre 2024

GLI AFFARI D’ORO DELLA SUA BOTTEGA SEGRETA

E’ un inno alla grandezza artistica di Giovanni Francesco Barbieri, la mostra Guercino. Il mestiere del pittore, a Torino fino al 28 luglio, con più di cento opere del maestro di Cento e di altri artisti coevi. Tra queste, emerge il ciclo di dipinti commissionato al Guercino da Alessandro Ludovisi, futuro papa Gregorio XV, riunito in quest’occasione per la prima volta dopo quattrocento anni. Attraverso le tele dell’artista emiliano e di numerosi suoi contemporanei, l’esposizione presenta la vita e il mestiere dei pittori del Seicento, celebrando il talento e l’ingegno di uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana. Si narra e spesso si è scritto, che avesse un brutto carattere: ombroso, scontroso, difficile al dialogo sia con i clienti che con i committenti. Probabilmente era tutto un gioco di bottega, di mestiere, una sorta di strategia d’impresa, come la capacità di intuire quali temi, quali scene, quali personaggi ed espressione del volto fossero i preferiti, i più alla moda, i più richiesti dal mercato. Ripercorrendo la vita di Guercino, dalla formazione alla maturità, la mostra delinea il ritratto di una figura chiave del panorama artistico del Seicento. Nello stesso tempo esplora gli strumenti produttivi e organizzativi adottati a quel tempo dai pittori e dalle loro botteghe, nonché gli ostacoli e le sfide poste spesso dagli stessi committenti. Attraverso dipinti e disegni provenienti dalle ricche collezioni della Galleria Sabauda e della Biblioteca Reale, a cui si aggiungono i prestiti da prestigiose istituzioni come le Gallerie degli Uffizi e il Museo del Prado, la retrospettiva offre uno sguardo approfondito sull’evoluzione stilistica di un artista capace di lasciare un segno profondo nella storia dell’arte del suo tempo. Lungo le dieci sezioni tematiche del percorso espositivo, le opere del maestro sono poste accanto alle tele di alcuni grandi pittori del tempo, fra cui Annibale e Agostino Carracci, Guido Reni e Domenichino, per ricreare un’accurata testimonianza dell’incredibile e duraturo impatto del Barocco italiano sull’arte dei secoli successivi. La sua vita di bottegaio d’alto bordo era collegata anche dalle personalità che frequentava, da quanti gli giravano attorno, da alcuni colpi di fortuna; ma anche dal suo rapporto con la cultura e i sentimenti dominanti del tempo, le credenze, le abitudini e le influenze delle credenze più o meno popolari, più o meni scientifiche. Un’immagine di un uomo che non subì, ma dominò il suo tempo da cui seppe trarre ogni possibile utilità e convenienza. Attorno a lui ruotava anche un consistente “giro d’affari” per la vendita delle copie e delle contraffazioni dei suoi lavori, con una sorta di silenziosa accondiscendenza. Tra la ricca documentazione autentica presente in mostra, si scoprono anche retroscena più divertenti che inquietanti!!!! All’arte si perdona tutto o quasi!

Info: Musei Reali

Didascalia dell’immagine in alto: Guercino, Venere, Marte e Amore, 1634


Guercino, Autoritratto, 1630-1632


Guercino, Pala della Madonna del Rosario, 1642


Guercino, Sibilla Persica, 1647


Guercino, Matrimonio mistico di Santa Caterina alla presenza di San Carlo Borromeo, 1611-12