19 Giu Novecento a Carrara. Avventure artistiche tra le due guerre. Palazzo Cucchiari, Carrara
Dal 24 giugno al 29 ottobre 2023
SCULTURA: ETERNA POESIA TRA MATERIALI ED ARTISTI
Dal 24 giugno la storia di un sentimento che lega antiche radici, storia e territorio con artisti di tutto il mondo sarà in mostra. Già il titolo indica nitidamente come il passare del tempo, la trasformazione dei linguaggi espressivi, le prassi, le tecniche di un mestiere che esalta la creatività ma anche l’abilità manuale, sia patria naturale e ventre roccioso di questa magica sintonia e binomio: Carrara uguale arte. Oltre 120 opere sia di scultura (in marmo, bronzo, gesso, terracotta), sia di grafica (dipinti, disegni, pastelli), che lo rappresenteranno. Il periodo che viene approfondito, quello tra le due guerre, rappresenta una stagione artistica di grande rilievo nella città toscana, con l’esposizione di opere di molti artisti che hanno scandito il “secolo breve”. Da Libero Andreotti a Leonardo Bistolfi, da Carlo Carrà a Domenico e Resita Cucchiari, da Arturo Dazzi a Carlo Fontana, da Moses Levy ad Arturo Martini, da RAM e Thayhat a Carlo Sergio Signori e a Mario Sironi, da Sergio Vatteroni a Lorenzo Viani. Dedicata ai percorsi di aggiornamento dei linguaggi figurativi e del panorama artistico carrarino nella prima metà del secolo scorso, l’esposizione si dipanerà attraverso due itinerari seguiti: da un lato quello della linea, che dal liberty porta al Novecentismo e all’astrattismo; dall’altra quella del volume, dal solido verismo al poetico naturalismo e alla frammentazione spaziale, in un continuo intrecciarsi tra scultura, pittura ed espressioni artistiche limitrofe. Lo stesso Leonardo Bistolfi traccia la storia di questi anni affascinanti e movimentati- “Nei primi decenni del ‘900, scrive in una nota lo stesso, Leonardo Bistolfi introdusse a Carrara i temi e i modelli della scultura simbolista, il gusto per la linea e la composizione bidimensionale che contribuì a rinnovare il linguaggio della scultura. Nel corso degli anni Trenta poi arrivano a Carrara la purezza classica di Francesco Messina e le forme novecentiste di Mario Sironi e Fausto Melotti. Ma c’è anche Arturo Martini e nel 1946 arriva da Parigi Carlo Sergio Signori, con l’esigenza di realizzare il Monumento ai fratelli Rosselli per Bagnoles-de-l’Orne. Ai percorsi della scultura si intrecciano poi quelli della pittura, praticata da Arturo Dazzi, Sergio Vatteroni, Carlo Sergio Signori, Arturo Martini. Così come alcune suggestioni all’aggiornamento della pittura arrivano a Carrara per il tramite degli scultori, Dazzi e Carrà e Soffici, Signori e Magnelli e Severini.” La mostra arriva fino agli anni della ricostruzione, quando con il boom economico e il Concilio che rilancia la funzione sociale oltre che religiosa dell’arte sacra, per la scultura e il marmo carrarese si apre una nuova stagione.
Info: Palazzo Cucchiari
Palazzo Cucchiari, Carrara
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