18 Gen ARTE LIBERATA 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra. Scuderie del Quirinale, Roma
Fino al 10 aprile 2023
EROICHE AVVENTURE PER I SALVATORI DELL’ARTE
Oltre cento capolavori salvati durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre ad un ampio panorama documentario, fotografico e sonoro – riuniti grazie alla collaborazione di ben quaranta Musei ed Istituti – sono in mostra alle Scuderie del Quirinale per un racconto avvincente ed emozionante di un momento drammatico per il nostro Paese, ma altrettanto lungimirante e fondativo per una nuova coscienza civica.
Il progetto espositivo racconta l’azione lungimirante di tanti Soprintendenti e funzionari dell’Amministrazione delle Belle Arti – spesso messi forzatamente a riposo dopo aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò – che, coadiuvati da storici dell’arte e rappresentanti delle gerarchie vaticane, si resero interpreti di una grande impresa di salvaguardia del patrimonio artistico-culturale.
Fra questi Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Emilio Lavagnino, Vincenzo Moschini, Pasquale Rotondi, Fernanda Wittgens, Noemi Gabrielli, Aldo de Rinaldis, Bruno Molajoli, Francesco Arcangeli, Jole Bovio e Rodolfo Siviero, agente segreto e futuro ministro plenipotenziario incaricato delle restituzioni: persone che, senza armi e con mezzi limitati, presero coscienza della minaccia che incombeva sulle opere d’arte, schierandosi in prima linea per evitarla, consapevoli del valore educativo, identitario e comunitario dell’arte.
Un omaggio doveroso alle donne e agli uomini che hanno interpretato la propria professione all’insegna di un interesse comune, coscienti dell’universalità del patrimonio da salvare.
Per la prima volta così tante opere “salvate” si ritrovano e la loro eterna ed immutabile bellezza suscita un senso di gratitudine per quelli che hanno reso possibile questo “salvataggio”. Tra i pezzi imperdibili: il Discobolo Lancellotti, la Danae di Tiziano Vecellio, la Santa Palazia di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino. E poi i celebri ritratti di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez e di Enrico VIII di Hans Holbein il Giovane fino a numerosi capolavori custoditi nella Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, quali Crocefissione di Luca Signorelli, l’Immacolata Concezione di Federico Barocci e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca. Le Marche sono protagoniste anche per il ruolo determinante del giovane Soprintendente Pasquale Rotondi che fece della Rocca di Sassocorvaro una fortezza-miniera inespugnabile. Qui e in tutta la zona di Pesaro e Urbino, Rotondi è sempre molto amato e ricordato e, annualmente, a suo nome, vengono conferiti riconoscimenti culturali a quanti anche oggi si prodigano per la salvaguardia e il recupero di opere d’arte a livello internazionale. La grande mostra ARTE LIBERATA 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra è curata da Luigi Gallo e Raffaella Morselli ed organizzata dalle stesse Scuderie in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche, l’ICCD – Istituto Centrale per il catalogo e la Documentazione e l’Archivio Luce – Cinecittà.
Info: Scuderie del Quirinale
Didascalia dell’immagine in alto: Tiziano Vecellio, Danae, 1544–1545
Piero della Francesca, Madonna di Senigallia, 1474 circa
Lorenzo Lotto, Annunciazione (lunetta), 1534 circa
Luca Signorelli, Crocifissione di Cristo con Santa Maria Maddalena, 1500-1505
Federico Barocci, Immacolata Concezione, 1575
Hans Holbein il Giovane, Ritratto di Enrico VIII, 1540
Francesco Hayez, Ritratto di Alessandro Manzoni, 1841