04 Lug Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere. MAXXI, Roma
Fino al 18 settembre 2022
NON UN INTERPRETE, MA UN FOTOGRAFO SINCERO
“Ho fotografato per 70 anni e ne ho passati 52 in camera oscura”: non sono in molti a poter vantare un tale primato ma Gianni Berengo Gardin, considerato il maestro italiano del reportage sociale in bianco e nero, lo dice all’inizio del suo commento sonoro alla mostra al Maxxi di Roma. Gli occhi sinceri di un artigiano semplice e diretto, senza intenzioni di reporter ma che, di fatto, non solo ci ritrasse, ma influì ad accelerare in modo determinante scelte politiche e amministrative, come nel caso della legge 180 (la cosiddetta legge Basaglia) che sancì la chiusura dei manicomi. Indimenticabili e struggenti le sue foto drammaticamente sincere! Che suscitarono scalpore e reazioni fortissime anche censorie! Oltre 200 scatti raccontano l’Italia dal dopoguerra ad oggi, attraverso il tempo e lo spazio. Una nuova prospettiva per rileggerne la lunghissima carriera, segnata dall’idea forte e coerente della fotografia documento, quella che lui chiama ‘vera fotografia’. Una modalità che rifugge dalla tentazione della manipolazione analogica o digitale, per riaffermare una visione documentaria, ma mai neutrale e sempre partecipe della realtà. Berengo Gardin è veneziano, e molte delle 200 foto esposte a Roma ritraggono con amore la sua città. Dalle scampagnate al Lido negli anni ’50 alle Grandi navi nel Canal Grande degli anni pre-pandemici, Venezia è protagonista del percorso del fotografo. Il titolo della mostra riprende quello di un libro antologico del 1970, uno dei moltissimi pubblicati durante la sua lunga carriera tutti esposti su una grandissima parete del Maxxi per l’occasione. Quello costruito in sette decenni di carriera è, secondo i curatori della mostra, “un patrimonio visivo unico dell’Italia dal dopoguerra a oggi, caratterizzato da una grande coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio limpido e sempre comprensibile della pratica fotografica”.
Info: MAXXI
Didascalia dell’immagine in alto: Gianni Berengo Gardin, Venezia, 1959. ©-Gianni Berengo Gardin-Su gentile concessione di Fondazione Forma per la Fotografia
Gianni Berengo Gardin, Siena, 1983. ©-Gianni Berengo Gardin-Su gentile
concessione di Fondazione Forma per la Fotografia
Gianni Berengo Gardin, Treno Roma-Milano, 1991. ©-Gianni Berengo Gardin-Su gentile
concessione di Fondazione Forma per la Fotografia
Gianni Berengo Gardin, Una grande nave in bacino San Marco, Venezia, 2013. © Gianni
Berengo Gardin – Su gentile concessione di Fondazione Forma per la Fotografia
Ritratto di Gianni Berengo Gardin. Foto di Luca Nizzoli Toetti