19 Apr Maddalena. Il mistero e l’immagine. Musei San Domenico, Forlì
Fino al 10 luglio 2022
UN ENIGMA RELIGIOSO E CULTURALE ANCORA DA RISOLVERE
La titolazione, un po’ pop, non deve trarre in inganno, seppure inevitabilmente speculativa. Si tratta di una grande, impegnativa ed impegnata rassegna, come abitudine consolidata qui a Forlì. E’ certamente, questo sì, una ulteriore mega mostra, ma sempre nei limiti dell’onestà culturale, almeno nelle intenzioni. E così, dopo Dante, la Maddalena ci abbaglia già dalla denominazione. A lei l’arte, la letteratura, il cinema hanno dedicato centinaia di opere e di eventi. L’arte soprattutto, ponendola al centro della propria produzione e dando vita a capolavori che segnano, lungo la trama del tempo, la storia dell’arte stessa e i suoi sviluppi.
Chi era davvero la Maddalena? E perché si è generata e sviluppata quella confusa, affascinante sequenza di rappresentazioni che hanno portato alla costruzione della sua sfaccettata identità? Il mistero attorno ad una delle donne più discusse, raffigurate, interpretate e spesso travisante permane solidamente. Dall’alta scala della santità è facile scendere e difficile è risalire pur con tematiche storiche, umanistiche, ideologicamente femministe. Qui nei saloni dei Musei di San Domenico, un intenso itinerario viene tracciato da opere ed artisti raramente accostati assieme. Dalla “Deposizione della Croce” di Marc Chagall, direttamente da Nizza ma di proprietà del Centro Pompidou di Parigi, con i riferimenti alla persecuzione del popolo ebraico; oppure dal provocatorio dipinto “La crocifissione” di Renato Guttuso in arrivo dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, o, ancora, dal “Crocifisso con la Maddalena genuflessa e piangente” di Francesco Hayez dal museo diocesano di Milano o dal gesso originale della “Maddalena giacente” di Antonio Canova, un’opera che si credeva perduta da quasi un secolo e appena ritrovata quasi per caso. Maria Maddalena da sempre inquieta ed affascina e, conseguentemente, questa mostra procura piacere, disagio, interrogativi. Tutta la forza, la sensualità, la dolcezza femminile, può rappresentare un differente simbolo per ciascuno di noi. Tutto dipende da come abbiamo sedimentato, amato o odiato, osservato o solo lasciato correre molte delle immagini di lei che comunque l’arte e la storia dell’arte ci hanno catapultato addosso. Nessuno esce immune da questa visita a Forlì!
Info: La mostra
Didascalia dell’immagine in alto: Renato Guttuso, La Crocifissione, 1941
Guido Cagnacci, Maddalena penitente, 1627
Marc Chagall, Deposizione della Croce, 1942
Francesco Hayez, Crocifisso con la Maddalena genuflessa e piangente, 1827