08 Mar LA VETRATA ISTORIATA DI ULRICO MONTEFIORE. Ad Osimo con Artevagando
Loredana Cinti e lo storico dell’arte Giancarlo Mandolini. Sempre alla ricerca di opere che meritano di essere riscoperte o rivalutate. Loredana Cinti ci accompagna nei luoghi dove si trovano sempre nuovi tesori, che poi ci racconta anche intervistando Giancarlo Mandolini, responsabile Beni Culturali dei Frati Minori della Provincia Picena San Giacomo della Marca. Alla voce di quest’ultimo la narrazione più specificatamente storico-artistica ma anche curiosità e “scoperte” inattese. Per questa tappa del loro tour siamo andati ad Osimo, precisamente nel Borgo di San Giacomo, appena fuori dell’abitato ad ovest della città, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Misericordia, dove si trova la splendida “Vetrata istoriata” di Ulrico Schettini Montefiore, detto Ulderico Montefiore. La nuova istoriata che ha circa 7 metri di apertura, è un’opera realizzata dal poliedrico artista nel 1990, riproponendone i principali episodi in sequenza. Gli episodi sono in unicità e ogni quadro è il prolungamento dell’altro: il Natale con l’Annunciazione ecc. Al centro la Vergine dolcissima; sopra di lei gli angeli, sotto i penitenti. Seppure la sequenza sia tradizionale, l’insieme è particolarmente innovativo. La Vergine ha braccia non ricurve ma a croce, quasi a protezione di quanti riparano sotto l’ampio mantello, volesse dire ecco i miei tesori. Gioia dolore e gloria, rimarcati anche dalla forte espressività narrativa e dalla incisiva cromia sia dei frutti della terra che del grembo materno che raccoglie e dona la vita. Un’opera destinata a durare nel tempo e ad essere letta e osservata con sguardi sempre attuali. Interessante sapere la zona dove ora è situata la chiesa, era chiamato “campo della giustizia”, in quanto luogo destinato per malfattore e banditi. Solo in seguito i confratelli di San Giovanni Decollato, mossi a compassione, costruirono a loro spese una piccola cappella, con un’immagine della Vergine. La devozione a Maria è rimasto il saldo legame alla tradizione popolare.
FOTO IN ALTO: DALL’ARCHIVIO PERSONALE DI GIANCARLO MANDOLINI
Ascolta l’audiointervista di Loredana Cinti: