08 Ott JEFF KOONS. SHINE. Palazzo Strozzi, Firenze
Fino al 30 gennaio 2022
DALLA GIOIA PER L’ARTE, L’ ENERGIA PER VIVERE
Gioia, luce, energia, entusiasmo per l’arte, indagine sul senso della vita. Questa l’intenzione di Jeff Koons che ha collaborato direttamente all’ideazione della mostra di Palazzo Strozzi con i curatori Arturo Galansino e Joachim Pissarro. E così la rinascimentale Firenze cede alle lusinghiere promesse di puro e palpabile divertimento di un giocoliere che, dalla metà degli anni Settanta ad oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale. Una figura importante e assai discussa, soprattutto agli esordi, quando introdusse nuovi materiali come plastica, gonfiabili, pigmenti, metalli, porcellana, oltre alle tecniche più svariate tra cui scultura, pittura, installazioni e fotografia. Tra i più pagati al mondo, Koons non viene più abbinato a Andy Warhol come possibile erede, avendo una smagliante ed inattaccabile personalità. Il concetto di “shine” (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire, viene ampiamente rappresentato dai prestigiosi prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali. Le opere esposte pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda. Come afferma lo stesso Koons: “Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte”. I pezzi «imperdibili» (anche due volumi che, se siete art-lovers e appassionati di Koons, vi potete gustare per capire meglio il personaggio, insieme al catalogo della mostra, edito da Marsilio), ma qui sono esposte molte, molte più opere.
Ci sono ad esempio sculture in metallo che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set dell’86, gli iconici giocattoli gonfiabili, le più recenti reinterpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk e gli Inflatables, i gonfiabili, che rimandano alla biologia del nostro corpo e all’importanza del respiro e del soffio vitale, di cui mai come in questo periodo siamo consapevoli. Sì, questa potrebbe essere la mostra must dell’autunno, la più pop, o anche la più radical-chic????
Info: Palazzo Strozzi
Didascalia dell’immagine in alto: Jeff Koons, Sacred Heart (Magenta-Gold), 1994-2007
Jeff Koons, accanto a Hulk (Tubas), 2004-2018
Jeff Koons, Rabbit, 1986
Jeff Koons, Balloon Dog (Red), 1994-2000
Jeff Koons, Inflatable Flowers, 1978
Jeff Koons, Lobster, 2007-2012
Jeff Koons, Seated Ballerina, 2010-2015