15 Dic Van Gogh. Tra il grano e il cielo
Basilica Palladiana, Vicenza
Fino all’8 aprile 2018
VAN GOGH: NEMMENO UN GIORNO SENZA AVER LAVORATO, DA MATTINA A NOTTE
900 quadri in meno di 10 anni: questa la follia dell’arte in Vincent Van Gogh, un verismo assoluto e delirante che lo porterà al ricovero nell’ospizio di Sainte Rémy in Provenza e poi alla morte nel 1890, vicino a Parigi a Auvers-sur-Oise. Per 6 mesi che si preannunciano affollatissimi, sono nella Basilica Palladiana 43 dipinti e 86 disegni a raccontare come nasce, soffre, lavora e muore un genio assoluto: i ritratti, i panorami, la scoperta del colore. Il Sud della Francia protagonista: da Il Seminatore (inchiostro e china, 1882) a Il Ponte di Langlois ad Arles (olio su tela 1888). I tessitori, I covoni, fino a Natura morta con piatto di cipolle. Nemmeno un giorno senza aver lavorato da mattina a notte, scrive in una della 900 lettere al fratello Theo, di cui oltre 100 raccolte in un libro, mentre in mostra c’è anche un film e il modellino che ricostruisce il nosocomio di Sainte Rémy, dalla cui finestra Van Gogh vedeva il paesaggio e la campagna che poi dipinse nelle 53 settimane di ricovero: 150 tele. Mancano qui a Vicenza i quadri più famosi? Forse. Ma cioè che possiamo ammirare è enormemente sublime.
Info: la mostra
Immagine in alto: Vincent Van Gogh, Campo di papaveri, 1890
Vincent Van Gogh, Il ponte di Langlois ad Arles, 1888
Vincent Van Gogh, Due zappatori, 1889
Vincent Van Gogh, Ulivi, 1889
Vincent Van Gogh, Pini al tramonto, 1889