30 Set Azzedine Alaïa. Couture/Sculpture
Galleria Borghese, Roma
Fino al 25 ottobre 2015
Il progetto espositivo di Galleria Borghese, che pone la scultura di epoche e di materiali diversi a confronto con la collezione di “statue” della Villa che è, per antonomasia, la casa della scultura, prosegue con la variante del tutto inedita della “scultura soffice” di Azzedine Alaïa.
Ecco quindi che nelle sale della Galleria, fatte di marmi dai molteplici bianchi, pietre, di varia cromia, gessi, bronzi variamente patinati e cromati, irrompe la couture sculpture di Alaïa: le sue opere sono collocate all’interno delle sale in coerenza tematica, coloristica, formale con le sculture in loco, in modo da realizzare una continuità con il racconto della collezione. La couture di Alaïa si accorda col tempo anomalo e potenziale del Museo, che è un po’ come il tempo del teatro: sospeso, in attesa del proprio avvio, potenziale, dormiente e silenziosamente sonoro in attesa della propria vita scenica. La mostra vuole essere la sua trasformazione in atto, assumendo il tempo rapido o lento dei modelli di Alaia, e mettendo in scena l’intero museo.
Il fatto che, nel suo complesso, il lavoro di Alaïa possa configurarsi come materia in attesa di essere da lui aizzata e domata in immaginazioni di forme, intese quali fibre in tensione, già induce alla necessità di questo suo esordio nel luogo privilegiato della scultura.
Nella sua opera di couturier, Alaïa celebra le forme del corpo e modella la materia, tessile o di cuoi e pellami, metalli accessori e quant’altro, trovando quindi nella Galleria Borghese la sede ideale, in quanto luogo storico di tecniche che trasformano le materie della scultura.
Ciascun autore presente in Galleria, nella celebrazione del corpo implicita nella scultura, fa girare un tessuto di marmo attorno a un corpo; ciascuno plasma la nudità scolpendo pieghe di vesti, ciascuno sa sedurre l’osservatore, ciascuno sa fare “craquer les hommes”, cosa cui Alaïa svela di aspirare, con l’effetto dei suoi abiti indossati dal suo mito femminile: schiantare gli uomini.
Info: Galleria Borghese