30 Mar Giorgio Morandi 1890-1964
Complesso del Vittoriano, Roma
Fino al 21 giugno 2015
Un cospicuo numero di opere per documentare la vicenda artista del pittore bolognese Giorgio Morandi in quella che è l’esposizione più completa degli ultimi vent’anni.
La sua arte attraversa la metà più densa di eventi del Novecento e lui, dal talento nettamente espresso fin da bambino, fa esperienza dei piccoli e grandi mestieri dell’arte, incluso l’insegnamento (fino alla cattedra di incisione assegnata per chiara fama all’Accademia di Bologna e tenuta per 26 anni), accostandosi ai maggiori movimenti del suo tempo dal Futurismo a Valori Plastici, frequentando a più riprese le Quadriennali romane fino alle glorie degli anni Trenta. Nei suoi lavori si ricostruisce, si rilegge il rapporto con i grandi, come Piero della Francesca e Caravaggio e quello con Cézanne: compresi, assorbiti, ripensati fino alla rarefazione finale, alla modernità conquistata sotto il segno della pittura, in una “metafisica degli oggetti comuni”. Scrive Morandi: “Credo che nulla possa essere più astratto, più irreale di quello che effettivamente vediamo. Sappiamo che tutto quello che riusciamo a vedere nel mondo oggettivo, come esseri umani, in realtà non esiste così come noi lo vediamo e lo percepiamo”. Una filosofia di vita, uno sguardo, un modo – è stato scritto – di “abitare il tempo” da artista.
Info: Giorgio Morandi