18 Mar Matisse. Arabesque
Scuderie del Quirinale, Roma
Fino al 21 giugno 2015
Matisse e l’Oriente, un rapporto destinato a durare per tutta la carriera artistica del pittore raccontato dalla mostra delle Scuderie del Quirinale. “La révélation m’est venue d’Orient” scriveva Henri Matisse nel 1947 al critico Gaston Diehl: una rivelazione che non fu uno shock improvviso ma, come testimoniano i suoi quadri e disegni, viene piuttosto da una crescente frequentazione dell’Oriente e si sviluppa nell’arco di viaggi, incontri e visite a mostre ed esposizioni.
Si vuole restituire un’idea delle suggestioni che l’Oriente ebbe nella pittura di Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un vero spazio plastico e offre un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della “somiglianza” per aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa fondata sull’idea di superficie pura.
Il Marocco, l’Oriente, l’Africa e la Russia, nella loro essenza più spirituale e più lontana dalla dimensione semplicemente decorativa, indicheranno a Matisse nuovi schemi compositivi. Arabeschi, disegni geometrici e orditi, presenti nel mondo Ottomano, nell’arte bizantina, nel mondo ortodosso e nei Primitivi studiati al Louvre; tutti elementi interpretati da Matisse con straordinaria modernità in un linguaggio che, incurante dell’esattezza delle forme naturali, sfiora il sublime.
Info: Scuderie del Quirinale