22 Mag Mr Turner. Al Festival di Cannes Mike Leigh ritrae il pittore inglese William Turner
Mr Turner è il ritratto cinematografico del controverso pittore Joseph Mallord William Turner (Londra, 23 aprile 1775 – Chelsea, 19 dicembre 1851), antesignano dell’Impressionismo, presentato al 67esimo Festival di Cannes dal regista Mike Leigh.
Più che parlare, il protagonista del film grugnisce, tutto il tempo: “Perché è come se le parole gli implodessero dentro, come quando si trattiene uno starnuto: è un atto di repressione”, ha spiegato l’attore britannico Timothy Spall, protagonista dell’opera di Leigh.
Al film di Leigh la stampa ha riservato una buonissima accoglienza ed è probabile che si candidi a qualche premio, soprattutto per la interpretazione di Spall, davvero eccezionale nei panni sdruciti del rozzo Bill Turner. Già, perché «Mr Turner», il visionario artista del Sublime, il sensibile esponente del Romanticismo, l’enigmatico precursore dell’Impressionismo, qui è rappresentato come un personaggio ruvido e istintivo, che nulla sembrerebbe avere a che fare con il suo «alter-ego sognatore su tela». Invece è solo un paradosso, perché alla difficoltà di Turner-uomo, di esprimersi e rapportarsi al mondo attraverso linguaggi canonici, corrisponde l’innata e straordinaria capacità del pittore di sperimentare l’Infinito, e trasferirlo nei suoi quadri attraverso un semplice tocco di luce («la luce è Dio»). «Il film è giocato interamente su questa dialettica: tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, tra i nostri sogni e la realtà della vita», ha spiegato Leigh ai giornalisti. Una tensione poetica che si esprime attraverso continui e sapienti giochi di luce «alla Turner», con una regia davvero impeccabile.
Fino al 20 luglio è possibile ammirare le opere di Turner alla Fondazione Roma Museo presso Palazzo Sciarra (Via del Corso, Roma) con la mostra Hogarth, Reynolds, Turner. Pittura inglese verso la modernità.
Info: Fondazione Roma Museo
William Turner, Paesaggio a Nepi, Lazio, con acquedotto e cascata, 1828 ca, olio su tela, Tate, London