Nelson Mandela

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Nelson Mandela

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INVICTUS

 

Nelson Mandela (1918-2013), usava questa poesia per alleviare la reclusione: 26 anni di carcere prima di essere eletto nel 1994 primo presidente del Sud africa dopo la fine dell’apartheid, il movimento antisegregazionista di cui fu leader. Furono le prime elezioni multirazziali del Sudafrica, vinte dal partito di Mandela l’African National Congress, da allora sempre al governo.

 

Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

 

In the fell clutch of circumstance
I have not winced not cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

 

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

 

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.

   Dal profondo della notte che mi avvolge,
   Nera come un pozzo da un polo all’altro,
   Ringrazio qualunque dio esista
   Per la mia anima invincibile.

 

   Nella feroce morsa della circostanza
   Non ho arretrato né gridato.
   Sotto i colpi d’ascia della sorte
   Il mio capo è sanguinante, ma non chino.

 

   Oltre questo luogo d’ira e lacrime
   Incombe il solo Orrore delle ombre,
   E ancora la minaccia degli anni
   Mi trova e mi troverà senza paura.

 

   Non importa quanto stretto sia il passaggio,
   Quanto piena di castighi la vita,
   Io sono il padrone del mio destino;
   Io sono il capitano della mia anima.