21 Nov Con Scarabicchi nelle stanze inquiete di Lorenzo Lotto
Un libro poetico sulla solitudine e sulla fine a Loreto
Francesco Scarabicchi, Con ogni mio saper e diligentia. Le Stanze per Lorenzo Lotto, Liberilibri Macerata
L’ultima opera di Lorenzo Lotto, la Presentazione di Gesù al Tempio, realizzata a Loreto quando ormai era quasi cieco, intorno al 1555, e lasciata incompiuta ispira l’ultima fatica letteraria Francesco Scarabicchi dal titolo “Con ogni mio saper e diligentia. Le Stanze per Lorenzo Lotto”. Un poema di sessantuno stanze: un cammino costellato di domande senza risposta su un destino ignoto e solitario.
L’amore di Francesco Scarabicchi per Lorenzo Lotto parte da lontano, dall’adolescenza, e da almeno trent’anni si insinua nella sua scrittura. Ma l’esigenza di dare voce, attraverso la poesia, a quell’esistenza alquanto misteriosa nasce tra il 2008 e il 2011.
In virtù di questo inscindibile legame fra parola e immagine, la casa editrice Liberilibri di Macerata sceglie per la copertina proprio un particolare della Presentazione di Gesù al Tempio, esposta al Museo Antico Tesoro di Loreto (AN), un’opera enigmatica, inquietante e sorprendentemente moderna.
I rapporti di Lorenzo Lotto con le Marche sono stati continui e le opere marchigiane prese nel loro insieme consentono di ripercorrere la genesi, il significato e lo sviluppo del suo intero itinerario artistico. In onore a questo artista che ha così tanto segnato la storia culturale delle Marche, Francesco Scarabicchi dedica dei “versi legati in stanze e alla maniera di un poemetto, in cui assume su di sè il destino di un artista solitario e febbrile, come lo definì una volta. Dunque non è tanto la voce del Lotto a parlare nei versi quanto, viceversa, è la parola della integrità esistenziale e della compiutezza artistica a manifestarsi per tramite loro” (dalla Nota di Massimo Raffaeli).
Intervista di Loredana Cinti a Francesco Scarabicchi {s5_mp3}images/stories/mp3/scarabicchi.MP3{/s5_mp3}