19 Mar Le Marche per la Giornata FAI 2013
In occasione della Giornata FAI di Primavera il 23 e 24 marzo 2013, anche le Marche aderiscono con più di 50 luoghi aperti in tutta la regione.
Chiese, palazzi, giardini, siti archeologici, ville nobiliari saranno accessibili grazie ai volontari FAI e agli “Apprendisti ciceroni”, cioè i ragazzi delle scuole secondarie di II grado, che guideranno i visitatori lungo i differenti percorsi.
Questi solo alcuni dei siti aperti: il teatro La Fenice di Amandola, la Torre Civica di Sant’Elpidio a Mare, detta Gerosolimitana in quanto, secondo la tradizione, costruita dai Cavalieri di San Giovanni (poi di Malta), la Sede storica dell’Ateneo di Macerata, cioè l’ex convento dei Barnabiti o Chierici Regolari di S. Paolo, il Palazzo Olivieri, oggi sede del Conservatorio e della Fondazione Rossini, con il Tempietto rossiniano a Pesaro, il percorso sull’antico decumano di Ascoli Piceno.
I siti dei beni aperti nella provincia di Ancona sono invece i seguenti: Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” e Forte Garibaldi-ex Forte Pelago ad Ancona; Chiesa di S.Maria del Soccorso ad Arcevia; Chiesa di S. Caterina a Fabriano; Villa Colle Grato a Jesi; Palazzo Briganti Bellini a Osimo; Chiesa di S. Giuseppe e S. Filippo Neri ad Ostra; Chiesa di S. Maria del Piano a Sassoferrato; Palazzo Marcolini e Pinacoteca Diocesana a Senigallia.
Speciale Palazzo Briganti Bellini di Osimo
Il Palazzo Briganti Bellini ( sec. XVIII – XIX ) di proprietà della famiglia Barberini, situato nel centro cittadino, è un elegante edificio realizzato secondo il linguaggio classico di impostazione accademica: bugnato lineare nel basamento, mostre intorno alle aperture, marcapiani, marca finestre. Tali elementi stilistici ed architettonici, impostati secondo un ordine simmetrico e regolare conferiscono all’edificio un aspetto solido e austero.
Il Palazzo è ulteriormente arricchito dalla presenza di due elementi che rompono le simmetrie ricercate dei due prospetti: un delizioso balcone angolare con ringhiera in ferro battuto di ispirazione barocca, che funge da collegamento tra i due fronti e l’ingresso principale, che si apre su Via Antica Rocca, enfatizzato da un paramento in laterizio a rilievo sapientemente modanato.
Questa conformazione architettonica risale al 1776 e si deve ad Andrea Vici famoso architetto, allievo del Vanvitelli. Il principale apporto del Vici si concentra inoltre nello scalone monumentale che conduce ai vari livelli della residenza e grazie al quale l’architetto ha colto l’opportunità per progettare un vero e proprio apparato espositivo affinchè gli eruditi committenti Briganti Bellini potessero godere della vista degli oggetti che amavano collezionare componendo un unicum straordinario tra architettura e apparato decorativo.
Info: FAI – Marche